In passato si invocava maggior presenza della società al fianco della squadra. Oggi che i patron si stanno riavvicinando vengono contestati lo stesso, per la serie "come fai fai è sempre sbagliato". Del resto il tifoso(cial) è ormai abituato a riempire pagine anonime sparando nel mucchio contro chiunque alimentando teorie demenziali e criticando questo o quel giornalista senza nemmeno avere il coraggio di firmarsi, di fare i nomi e di metterci la faccia. La stessa gente che vive di slogan e che sta aspettando spasmodicamente la prima sconfitta in campionato ormai da metà settembre, insieme ad altri demagoghi che prendono spunto dal nostro frasario per riempire i loro soliloqui fatti del nulla. Ma abbiamo già dedicato troppo tempo a questa gente, per nulla accostabile a quella stragrande maggioranza di tifoseria che sta contestando a tempo indeterminato, ma che soffre comunque per le sorti dei granata e deve isolare questi personaggi che giocano sul malcontento popolare e che certo non critica per il bene della Salernitana.

 Non possono certo bastare tre vittorie in campionato o un'ottima prova con la Samp per riacquisire credibilità dopo un quinquennio fallimentare se rapportato all'obiettivo playoff. La popolarità di Lotito e Mezzaroma è ai minimi termini e, pur in assenza di alternative (e finalmente si sta iniziando a capire che determinati accostamenti erano frutto di fantasie), gli ultras e la tifoseria organizzata non hanno intenzione di arretrare di un passo pur in presenza di una Salernitana che sta onorando la maglia ben guidata dal suo condottiero. La rosa allestita, la scelta di Castori e la maggior presenza al fianco dei calciatori, però, non possono passare in secondo piano e solo chi è in cattiva fede (ma la vede negli altri se si cerca di alimentare entusiasmo) non può non riconoscere qualità importanti. Da confermare, ovviamente, anche a dicembre, marzo e maggio, quando la squadra si scioglie come neve al sole cadendo nell'oblio dell'anonimato. 

Oggi, però, in una partita inutile di coppa Italia giocata di martedì alle 14 c'era Marco Mezzaroma, mentre nelle ultime due esibizioni casalinghe si è rivisto Lotito. Che, come abbiamo detto più volte, è meglio continui il suo personale silenzio stampa. Prima e dopo la partita il patron ha fatto i complimenti al mister e ai calciatori, ha rilasciato una breve dichiarazione ricca di diplomazia, poi è rientrato a Roma con un pizzico di ottimismo in più e con la consapevolezza che questa squadra, al completo e con due ritocchi giusti a gennaio (e stavolta non ci si può tirare indietro) può dare soddisfazioni. 

Sezione: News / Data: Mar 27 ottobre 2020 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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