Da alcuni anni la sfida tra Salernitana e Perugia si è caricata di un significato speciale per le due piazze, le quali risultano divise da una sentita rivalità. Questi rapporti tra le due compagini hanno dato vita negli ultimi anni a gare dai toni accesi in campo e sugli spalti, al punto da essere indicata dall'Osservatorio come una sfida a rischio e quindi meritevole di attenzioni particolari da parte degli addetti alla sicurezza. Eppure, andando indietro nel tempo, i rapporti non sono stati sempre così aspri tra le due tifoserie che, anzi, fino a metà degli anni '90 erano legate da un buon rapporto di amicizia se non di un vero e proprio gemellaggio. Il pomo della discordia fu un Salernitana-Perugia valevole per la semifinale di andata della Coppa Italia di Serie C della stagione 1993/1994. Ecco i fatti: sul risultato di 1-0 per la Salernitana, l'arbitro De Santis assegnò un calcio di punizione ai grifoni a seguito di un intervento fuori area del portiere granata Genovese. I giocatori della Salernitana fecero capannello attorno al fischietto laziale temendo il cartellino rosso per l'estremo difensore ma i giocatori biancorossi, approfittando della situazione, batterono rapidamente il calcio di punizione, andando a segno con Pagano in totale tranquillità. De Santis convalidò e a Salerno scoppiò il putiferio, con un'invasione di campo che fece sospendere il match (poi conclusosi sul 2-2) per diversi minuti e che causò al club di via Allende una squalifica del campo da scontare in campionato. La partita di domani sarà fondamentale in termini di classifica ma essa andrà ben oltre i tre punti. Ci auguriamo tutti che la partita possa concludersi in modo positivo per i granata ma che, soprattutto, si svolga in un clima di sportività e di sana rivalità, la quale, dopotutto, rappresenta il bello del calcio.

Sezione: News / Data: Gio 17 marzo 2016 alle 17:00
Autore: Valerio Vicinanza
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