Non è tanto quel tentativo di giustificare l’ingiustificabile, ossia gli ululati razzisti. Ma uno scivolone dialettico ancor peggiore. Claudio Lotito, presidente della Lazio, inciampa sul tema del razzismo a margine di un Consiglio federale che voleva invece responsabilizzare le società obbligandole a prendere provvedimenti per combatterlo. Lasciando la Federcalcio, Lotito s’è lasciato andare ad una frase che ha lasciato attoniti, non solo nell’intento di normalizzare gli ululati razzisti: “Non sempre la vocazione ‘buu’ corrisponde effettivamente a un atto discriminatorio o razzista – ha sostenuto il numero uno del club biancoceleste – ma andrebbe interpretato. Ricordo che quando ero piccolo, spesso a chi non era di colore, che aveva la pelle normale, bianca, gli facevano ‘buu’ per scoraggiarlo a segnare il gol davanti al portiere”.

Sezione: News / Data: Mer 02 ottobre 2019 alle 20:30
Autore: TS Redazione
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