Non s’è ancora (ri)presentato ufficialmente alla città, né si ha notizia di quando questo accadrà, però già pochi giorni dopo la firma del contratto Fabrizio Castori ha dovuto “giocare con le parole”, d’abile diplomazia, dribblando qualche domanda insidiosa sulla sua nuova avventura alla Salernitana. Nessuna intervista, è accaduto tutto in una telefonata informale, più volte definita “amichevole” (anche se rigorosamente registrata). L’obiettivo, probabilmente, era ottenere lo stesso effetto della celebre conversazione in cui Claudio Lotito, nel 2015, sosteneva con l’allora dirigente dell'Ischia, Pino Iodice , che nessuno avrebbe comprato i diritti tv se in serie A ci fosse arrivato il Carpi. Allenato, scherzi del destino, proprio da Castori. Stavolta la possibile imboscata, chissà se improvvisata o preparata, era persino più pericolosa visto che al tecnico marchigiano, appena ingaggiato, toccava parlare proprio di chi l’aveva scelto per la panchina dell’ippocampo come successore di Gian Piero Ventura. Tre minuti sul filo dell’equilibrio: gli iniziali convenevoli, poi qualche sollecitazione a proposito della società contestata dalla piazza, per cercare di far sbottonare il trainer marchigiano e - in soldoni - indurlo a parlare di cosa gli sarebbe stato detto in sede di sottoscrizione dell’accordo dai suoi stessi dirigenti, quelli che l’hanno (ri)voluto a Salerno. Castori, chissà se intuendo il tranello d’un amico che ne rivendicava una conoscenza di vecchia data (dai tempi della sua prima esperienza granata nella gestione Antonio Lombardi ), ha evitato l’autogol. Alzando un muro. “Poche confidenze”, era la frase d’un drappo che qualche anno fa si vedeva spesso sugli spalti dell’Arechi. Il tecnico di Tolentino l’ha sollevato idealmente, lasciando - questo sì, lo s’intuisce in modo chiaro - persino un po’ deluso l’interlocutore che, oltre a registrare la telefonata, l’ha pure condivisa con un amico, il quale ha fatto lo stesso con un altro, e poi un altro ancora. Facendo cioè entrare quel file nel circuito incontrollato degli “inoltra” su WhatsApp. Da un paio di giorni, l’audio circola a ritmo abbastanza sostenuto, senza però esser diventato davvero “virale”. In tempi di Covid, si direbbe ch’è rimasto “un focolaio abbastanza isolato”. Per l’entità del pettegolezzo, evidentemente, non avrebbe fatto abbastanza notizia...

Sezione: News / Data: Sab 15 agosto 2020 alle 10:00 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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