La nuova sconfitta in trasferta, subita in rimonta a La Spezia e in affanno, lascia amareggiati i supporter ma anche la società, che adesso riflette sul destino dell'allenatore della Salernitana, Fabrizio Castori. Sul volo charter che attendeva la squadra, lo staff tecnico e parte della dirigenza a Pisa, non c'erano il direttore sportivo Fabiani e il club manager Bianchi. In auto, in autostrada, sulla corsia del ritorno, è facile intuire che il discorso con l'amministratore unico Marchetti sia stato ampio e che abbia affrontato una riflessione anche sulla guida tecnica. La squadra si è presentata al "Picco" rimaneggiata, incerottata, ma lo era anche lo Spezia. La differenza l'ha fatta il secondo tempo: lo Spezia ha inserito forze fresche e soprattutto che riuscissero a tenere alto il ritmo e costante il livello tecnico. La Salernitana, di contro, ha dovuto inserire un giocatore recuperato all'ultimo istante (Gondo), poi Schiavone, poi Vergani e Zortea. Kechrida aveva sostituito Gyomber dal 20' ed il risultato sulla fascia destra è stato evidente, lampante, lapalissiano, a cominciare dall'azione che ha prodotto il provvisorio 1-1 dello Spezia, propiziata soprattutto da un disordinato tentativo di sovrapposizione del tunisino che si è fiondato lancia in resta nella metà campo ligure, lasciando senza presidio la propria fascia di competenza. Queste valutazioni, però, non sarebbero state sufficienti per blindare Castori, non del tutto, all'alba di una settimana che porterà alla nuova gara-bivio, contro l'Empoli. La società riflette, parecchio. I tifosi mormorano, parecchio.

La voce dei tifosi

Paolo Toscano: "Abbiamo fatto un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni. Nel secondo tempo, in particolare, siamo ritornati ad essere la squadra delle prime partite di campionato: senza gioco, senza idee e passivi al gioco degli avversari. Le assenze non possono e non devono essere una scusante perche queste partite vanno vinte a tutti i costi". Il commento di Mimmo Rinaldi, che mette dietro la lavagna soprattutto l'allenatore Castori e la società: "Assurdo giocare solo 45 minuti - dice - assurdi i cambi assurdo far credere che i panchinari, siano forti quanto i titolari. Chi ha costruito questa squadra ha colpe enormi. Abbiamo salvato la panchina a Thiago Motta". Mario De Rogatis chiede l'esonero dell'allenatore. La sua analisi: "Non ci sono più aggettivi per evidenziare la mediocrità della squadra e del mister. Le partite purtroppo non durano 45 minuti. Dopo un discreto primo tempo fatto di agonismo, intensità e buone ripartenze, ci siamo sciolti nella ripresa, senza alcuna giustificazione. Loro erano ridicoli in difesa, ma almeno hanno giocato palla a terra. Che vergogna, siamo l'unica squadra a non avere un'impronta di gioco. La peggiore di tutte". Giuseppe Spina osserva: "Una Salernitana dai due volti che da un po' non si vedeva all'opera: primo tempo giocato e combattuto, un gol di Simy da attaccante vero che sfrutta le poche imbeccate ricevute. Nel secondo tempo, una squadra non pervenuta che si è disunita, forse anche in debito di ossigeno. Si sperava nei centimetri lì davanti ma non hanno fatto la differenza, nemmeno a tenere palla nei momenti difficili. CrediAmoci". Ciro Troise è telegrafico e laconico: "Se si perde anche contro una diretta concorrente...".

Sezione: News / Data: Dom 17 ottobre 2021 alle 13:30 / Fonte: salernotoday
Autore: TS Redazione
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