Salernitana-Venezia è inevitabilmente una delle gare che ha assunto nel tempo un significato molto importante. Nel 1998 fu il match che sancì la promozione matematica in serie A dopo mezzo secolo, l'anno scorso invece nella sfida di campionati iniziò la diserzione del pubblico che tanti danni fece ad una squadra già in caduta libera e senza identità. Dopo una lunga battaglia, fu stabilito che campani e lagunari si giocassero la salvezza tramite un doppio spareggio e l'andata si disputava proprio a Salerno. Per fortuna buona parte del pubblico si mise una mano sulla coscienza e decise di tornare in massa sugli spalti accantonando condivisibili contestazioni. In 13mila spinsero la Salernitana di Menichini e il 2-0 a fine primo tempo fu logica conseguenza. Nella ripresa i padroni di casa arretrarono terribilmente e soffrirono per 45 minuti subendo la rete di Zigoni e rischiando il 2-2 al 96'. Preludio ad una partita ancora più accesa e ricca di tensioni come quella di ritorno. C'è chi si sentì male per l'ansia, chi venne dalle altre regioni o dall'estero per garantire appoggio. Chi spese soldi e fece ore e ore di coda. Il tribunale ha salvato lo stesso il Venezia. E' stata un'altra "pagliacciata" all'italiana. 

Sezione: News / Data: Sab 06 giugno 2020 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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