Basterà Ribery per salvare la Salernitana dentro e fuori dal campo? L’entusiasmo di queste ore, e guai a dire che non è giustificato dopo una folle estate con sbalzi di umori dal calore della promozione in Serie A alla doccia fredda della multiproprietà con iscrizione a rischio fino alla società commissariata dalla Figc, può e deve aiutare sia la squadra che la dirigenza granata. Perché sotto gli occhi di tutti restano lo zero in classifica e l’assenza di un compratore del club senza il quale alla data del prossimo 31 dicembre calerebbe il buio per l’esclusione della Salernitana dal campionato. Con nessuna possibilità di appello. L’asso francese di fatto regala all’allenatore Castori un tasso tecnico notevole che può essere utilizzato sia come spauracchio sportivo per gli avversari, a cominciare dalla trasferta di domenica con il Torino, che per rinfrancare Di Tacchio e compagni reduci da due sconfitte in altrettante gare. FR7, come in poche ore i salernitani hanno ribattezzato Franck Ribery, di certo può fare assist a chi è impegnato per volontà della Federazione Italiana Gioco Calcio nella vendita del club perché, se giocherà come sa fare, rappresenterebbe un valore aggiunto nel brand societario in grado pure di attirare gli investitori fino a questo momento limitatisi a restare sull’uscio della squadra della città d’Arechi. Nessun dettaglio va lasciato al caso per salvare la Salernitana dentro e fuori dal terreno di gioco. Che l’unico boato sia quello dei tifosi come in queste ore di festa per un sogno realizzatosi ma da consolidare tutti insieme giorno per giorno. Senza debiti. Ora abbiamo Ribery, che detto così sembrerebbe toccare il cielo con un dito. Ma il passato non conta, servono risultati: nessuno può vivere di rendita e vale sia per il calciatore che gli attuali timonieri della Salernitana.

Sezione: News / Data: Mar 07 settembre 2021 alle 21:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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