Strano il destino certe volte. Stranissimo, davvero. In un attimo, quasi come se ci fosse stato un teletrasporto, Luca Ranieri si è ritrovato a fare un salto dal 12 settembre del 2020 al 12 settembre del 2021, dal no alla Salernitana dopo l'ok iniziale al trasferimento in granata alla prima in A da calciatore proprio con la maglia della stessa Salernitana. Sempre Lei, di nuovo Lei. Probabilmente neppure il miglior scrittore avrebbe potuto immaginare ad una storia simile, perché anche solo a immaginarla, forse, sarebbe stato impossibile. Non solo ieri, ma anche oggi che tutto è accaduto realmente. Ed invece, ancora una volta, il calcio ha dimostrato che nel suo mondo può accadere davvero qualsiasi cosa, proprio come se si attraversasse un tunnel spaziotemporale capace di farti arrivare da un posto all'altro in un secondo esattamente come raccontano i film di fantascienza. 
OPERAZIONE RISCATTO Un tunnel che lo scorso 31 agosto ha portato, pardon riportato, Ranieri nuovamente a Salerno. Da quel momento, quando non ci sono stati più dubbi sul suo arrivo, sono trascorse soltanto due settimane che hanno però raccontato già molto, ma a quanto pare le prossime potrebbero raccontare molto altro ancora. Il lungo stop di Ruggeri, fino al weekend scorso titolare inamovibile, e la probabile indisponibilità di Jaroszynski anche per la gara di sabato sera contro l'Atalanta (il polacco anche in caso di recupero non avrebbe i 90' nelle gambe) stanno per regalare una maglia da titolare proprio a Ranieri. Certo le assenze hanno aperto non un tunnel bensì addirittura una vera e propria autostrada da poter percorrere, ma ci sono ovviamente anche dei meriti. 
LA MISSION Una missione, per certi versi, ancora più complicata rispetto a quella di domenica scorsa, almeno per il momento. Oggi infatti, come prevedibile, continua a non esserci sintonia tra l'ex under 21 e la tifoseria. Anche a Torino, infatti, qualche fischio dal settore ospiti è arrivato al momento del suo ingresso in campo, ma con lucidità e carattere Ranieri è stato capace di non lasciarsi condizionare e di dare allo staff tecnico una delle pochissime note liete di una giornata tremenda. Ma d'altronde la settimana scorsa in occasione della presentazione della Salernitana allo stadio Arechi il diretto interessato era stato chiarissimo: "Giusto, capisco tutto. Spero di dare tutto per poter trasformare questi fischi in applausi". Per riuscirci toccherà sudare ancora molto in mezzo al campo, ma nel frattempo la premessa iniziale può essere considerata quella giusta. Anche perché Salerno certamente non dimentica, un po' come qualsiasi tifoseria passionale, ma sa anche apprezzare chi con sacrificio e impegno lotta per la maglia granata, che come detto Ranieri molto probabilmente indosserà sabato sera proprio all'Arechi per la prima volta dal primo minuto contro l'Atalanta. 
 

Sezione: News / Data: Mar 14 settembre 2021 alle 21:30 / Fonte: Il Mattino
Autore: TS Redazione
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