Tutto confermato: Inglese era stato proposto al Catania. Ad ora nessuna vera smentita della società, ma conferme da Brescia

Tutto confermato: in queste ore l'entourge di Roberto Inglese aveva provato a riportare l'attaccante a Catania e c'era stata un'offerta del Brescia per assicurarsene le prestazioni. Col no del Catania scaturito anche dalla chiusura dell'operazione Caturano. .Al netto delle ricostruzioni del tutto fantasiose di chi ha bisogno di parlare degli altri non avendo nulla di proprio da riferire (stiamo ancora aspettando Della Valle, Rainone e gli atti notarili, senza dimenticare le quotidiane bufale di calciomercato), ribadiamo quanto abbiamo scritto in mattinata col supporto di testate giornalistiche di livello nazionale e non di blog che, forse, legge solo l'editore: Inglese ha pensato di andare via.

Del resto se una società chiede informazioni su un giocatore che ha appena firmato un biennale, è evidente che qualcuno abbia lanciato segnali d'apertura o di insofferenza. Non ci vuole chissà cosa per capirlo, parliamo della logica più elementare. Al momento la Salernitana non ha smentito la notizia, limitandosi a far veicolare messaggi attraverso i soliti noti. Ma una vera smentita si fa con un comunicato ufficiale, non certo riferendo a qualche blog che non c'è nulla di vero. E la nostra correttezza e deontologia ci impone di tutelare le fonti, altrimenti potremmo dimostrare in qualunque momento che abbiamo raccontato - come sempre - le cose come stanno. A costo di risultare scomodi, ma con la coscienza pulita.

Archiviamo con ilarità i commenti web dei soliti personaggi, ci mancherebbe, e sarebbe quasi inutile riportare tutte le notizie date in anteprima e puntualmente copiate da chi oggi, invece, smentisce per un click in più o per "indicazioni dai piani superiori". A questa minoranza teoricamente rumorosa si contrappongono oltre 15mila persone che hanno letto la notizia dando, evidentemente, credibilità alla nostra testata. E, in fondo, se la stampa locale ha trascorso tante ore a telefono per saperne di più è evidente ci abbiano creduto anche loro. E, al posto di ammettere di essere arrivati secondi (come capita spesso), hanno preferito smentire ergendosi a portavoce della dirigenza.