Lungi da noi voler criticare un maestro di calcio, ma la partita di ieri ha visto a sorpresa Filippo Inzaghi dominare anche tatticamente a cospetto di Giampiero Ventura. “Non abbiamo fatto quello che ci aveva chiesto il mister” ha ammesso Di Tacchio in sala stampa ed obiettivamente l’allenatore può poco se il Benevento ha una corazzata mentre la Salernitana resta una buona squadra con tanto lavoro da fare. Dopo un primo tempo senza quasi mai superare la metà campo, però, la fortuna aveva voluto che i granata andassero negli spogliatoi ancora sullo 0-0 e c’era la possibilità di correggere ciò che non aveva funzionato. Anzitutto la differenza abissale del centrocampo: i giallorossi, pur con giocate elementari e senza assolutamente dare spettacolo, hanno sempre avuto la superiorità numerica, sulla corsia di destra hanno fatto quello che volevano e Di Tacchio- in serata no- era sempre solo contro tre uomini in maglia azzurra. Non si poteva mettere Lopez a sinistra, togliere Odjer che era un pesce fuor d’acqua e mettere Kiyine mezz’ala per conferire un minimo di qualità alla manovra e tenere bassi i mediani del Benevento? Anche sulle fasce non c’è stata gara; Maggio spesso è andato a vuoto e nei primi 20 minuti la Salernitana ha ben attaccato sulla sua sinistra senza tuttavia calciare in porta, ma sull’out opposto Cicerelli ha sofferto maledettamente le giocate di un Letizia di categoria superiore e sempre devastante. I due gol subiti potevano essere evitati tranquillamente. Già nella prima frazione gli ospiti avevano cercato lo stesso prevedibile schema su palla inattiva, Odjer è uscito in ritardo su Viola permettendogli di prendere la mira e togliere la ragnatela dall’incrocio. Sullo 0-2 il taglio di Insigne alle spalle di Kiyine conferma i limiti in fase difensiva di un giocatore che ha altre caratteristiche ma si sta sacrificando come esterno basso. Tutto perfetto quando si tratta di fare la partita, ma contro avversari di caratura rischi di andare in sofferenza. Al di là della tattica, preoccupa l’approccio timido della Salernitana e la totale mancanza di reazione dopo lo svantaggio pur a cospetto di 18mila tifosi. Eppure il secondo tempo non era iniziato male, con una doppia occasione, un pressing più alto (non a caso il Benevento ha perso 4 palloni di fila) e qualche inserimento maggiore dalle retrovie. Troppo poco, anche perché i cambi sono stati forse tardivi e i giallorossi sono rimasti sostanzialmente padroni del campo trascinati da un super Hetemaj

Sezione: News / Data: Mar 17 settembre 2019 alle 12:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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