L'FVS è, ad oggi, un esperimento fallimentare. Inutile girarci intorno: quello che doveva essere uno strumento d'ausilio agli arbitri è diventato un modo per autorizzare perdite di tempo e per alimentare strategie maliziose che consentono a squadre modeste di conquistare punti preziosi in campi teoricamente proibitivi. Uno spettacolo indecente per quei tifosi che ancora hanno voglia di seguire questo sport e che ieri hanno assistito a un qualcosa di surreale.

Al lungo elenco di torti arbitrali si aggiunge la direzione del signor Mattia Drigo di Portogruaro, uno dei peggiori in campo. Nel primo tempo il Crotone ha commesso falli a ripetizione, con Di Pasquale che strattonava avversari o li fermava con interventi da giallo senza essere mai sanzionato. E indovinate quale squadra ha subito la prima ammonizione, al primo fallo, tra l'incredulità generale? E poi l'FVS, evidentemente funzionante solo quando c'è da togliere qualcosa alla Bersagliera. Perchè l'anticipo di Cargnelutti su Ferrari è quantomeno sospetto, visto che il difensore spinge il centravanti granata forse toccando anche con la mano.

E' invece stata annullata la rete della Salernitana e qui è necessaria una riflessione. L'indicazione, da sempre, è chiara: intervenire solo nel caso di evidenti errori. Nel caso specifico non c'è nessuna immagine che evidenzia, oltre ogni ragionevole dubbio, se Matino tocchi con la mano o se Inglese sia in fuorigioco. E, dunque, non c'erano gli estremi per invalidare la rete che avrebbe regalato la vittoria primato alla Salernitana. 

Ma l'elenco, come detto, è lungo: rigore generoso al Sorrento al 92', penalty non fischiato contro l'Atalanta23, i disastri di Toma Mbei col Cerignola (con annesso stop imposto dal designatore), il mancato rosso a Fornito della Cavese per un fallaccio su Tascone (e nell'occasione rigore netto non dato alla Salernitana per fallo di mano di un difensore ospite in piena area piccola), il rigore incredibile con annessa espulsione non visto su Achik, la punizione inesistente dalla quale scaturì il vantaggio del Catania, il primo tempo horror di Mastrodomenico contro la Casertana. Forse qualcuno, esaltandosi per la platea dell'Arechi, pecca di protagonismo, atteggiamento che non aiuta, che irrita e che va contro le indicazioni dell'AIA

Altrove accade qualcosa di diverso. Il Benevento l'ha sbloccata con l'Altamura con un rigore inesistente e a Foggia ha giocato in superiorità numerica per 65 minuti. Il Catania, proprio contro i giallorossi, l'ha vinta con un penalty che sarebbe eufemistico definire generoso. Insomma, due pesi e due misure e una classifica condizionata da sviste clamorose. La società farà qualcosa? 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 11 novembre 2025 alle 14:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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