Con il passare delle ore, si diffondono a macchia d'olio notizie su notizie inerenti il futuro della Salernitana. Che ci sia la volontà di cedere o che, comunque, il club sia vendibile non ci sono più dubbi. La società è rimasta delusa da una serie di situazioni negative che riguardano in generale il mondo del calcio, ma anche per una serie di offese e critiche piovute sui social e che sono oggetto di indagini da parte delle autorità competenti.

Già nei mesi scorsi riferimmo che la strategia comunicativa sarebbe cambiata e che dovevamo mettere da parte l'idea di un presidente in prima linea con i tifosi e con gli organi di informazione.  E' nell'ombra che si sta ragionando sulle prospettive della Salernitana e sulla programmazione per la prossima stagione. Le cose, ad ora, stanno così. Nel mese di marzo alcuni avvocati, rappresentando imprenditori della provincia di Salerno, hanno incontrato gli avvocati di Iervolino per una prima chiacchierata interlocutoria. Senza seguito.

In queste settimane, invece, le trattative sono state più concrete e riguardano due fondi americani e un imprenditore del Nord Italia che, però, non avrebbe riscontrato il parere favorevole da parte del club. Sarebbe in corso la due diligence proprio con uno dei due fondi americani che, a quanto pare, avrebbe messo sul tavolo una cifra vicina ai 25 milioni di euro chiedendo all'attuale proprietà di fornire una risposta entro la fine della prossima settimana per poter lavorare dal punto di vista tecnico e, ovviamente, assicurarsi la prima rata del paracadute che consentirebbe di rientrare subito di una parte delle spese.

E' ovvio che, tra studio della documentazione, closing e dettagli, i tempi sarebbero comunque più lunghi e, nella migliore delle ipotesi, si arriverebbe a fine giugno. Tutti gli interlocutori interessati (cui nomi sono top secret, vige il patto di riservatezza già sottoscritto) hanno comunque chiesto a Iervolino di ottemperare a tutto ciò che serve per avviare - come detto - la programmazione sportiva e all'iscrizione al campionato della squadra. Non è da escludere, dunque, possa esserci una ulteriore ricapitalizzazione, oltre ad un'accelerazione per la cessione dei calciatori che hanno richieste sul mercato.

La novità di giornata, però, è che Iervolino reputa basse le offerte pervenute sino ad ora. O comunque non tali da coprire per intero le spese effettuate dalla società in questi due anni e mezzo. La sensazione, in estrema sintesi, è che Iervolino metterà davvero in vendita la Salernitana ufficializzando il suo disimpegno soltanto quando sarà certo di non perderci nemmeno un euro. 

Proprio per questo lo scenario plausibile è questo: Iervolino resta al timone, iscrive la Salernitana, individua un direttore sportivo che possa puntare sui giovani e che sia bravo a cedere e a monetizzare (il Sogliano di turno, per intenderci). Una volta incassato il paracadute e messo a posto i conti con un bilancio in attivo, proverebbe a far fruttare l'originario investimento mettendo in vendita il club per una cifra che oscillerà tra i 25 e i 30 milioni di euro. Resta da capire se questi fondi interessati saranno disposti ad attendere tutto questo tempo senza poter essere operativi da subito.

E non è nemmeno da escludere che l'amministratore delegato Maurizio Milan, che sta lavorando alacremente in questi giorni per capire quali garanzie forniscano gli interlocutori interessati, possa restare a prescindere come garante del progetto e in qualità di professionista assai apprezzato e capace. Resta il fatto che, oggi, vorremmo soltanto sentir parlare di acquisti, direttore sportivo, allenatore e progetto per tornare in A. L'idea che ci sia una volontà di cedere così chiara dopo tante promesse e proclami è comunque un qualcosa che spiazza la tifoseria.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 23 maggio 2024 alle 11:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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