L'ultimo giorno di mercato ha consentito al direttore sportivo Daniele Faggiano di aggiungere alla rosa le caratteristiche che mancavano. Un difensore rapido come Frascatore (adattabile anche a sinistra), un centrocampista di quantità come Tascone, un esterno destro giovane e di prospettiva (Quirini, tra l'altro a titolo definitivo) e un attaccante - Ferraris - che è stato tra i protagonisti della promozione in B del Pescara a suon di gol e assist. Basti spulciare le pagine social dedicate ai tifosi biancazzurri per scoprire quanta gente abbia espresso perplessità su questa operazione di mercato, un colpo ad effetto che Salerno non può e non deve sottovalutare.

L'organico, dunque, appare piuttosto completo, forse numericamente si potrebbe intervenire con uno svincolato a centrocampo pur con la presenza in pianta stabile in panchina di giovani come Di Vico e Iervolino nei quali, evidentemente, lo staff tecnico crede. L'imminente addio di Tongya - direzione Turchia - ha inoltre consentito a Faggiano di fare un qualcosa forse di unico nella storia della Salernitana: non è mai successo, infatti, di disputare un campionato senza un solo elemento reduce dalla stagione precedente. La famosa "bonifica" di cui parlava Petrachi e che si è resa necessaria non solo per abbassare il monte ingaggi e contenere i costi in virtù di un budget tutt'altro che elevato, ma anche per ripartire con un progetto nuovo senza le scorie della doppia retrocessione che tanta insofferenza hanno creato negli ambienti del tifo granata.

Sulla carta, dunque, la Salernitana può giocarsi la promozione diretta assieme a Catania e Benevento, due realtà forse leggermente superiori ma che partivano da una base completamente diversa e con la stessa guida tecnica. "Ora speriamo di poter contare sull'aiuto della gente" ha detto Faggiano "l'unica pecca è avere una rosa tutta nuova, ma tempo e lavoro ci consentiranno di rendere al meglio. Siamo felici di aver preso calciatori di valore e ringrazio chi è andato via mostrando collaborazione. Siamo pronti, ma abbiamo bisogno del calore della piazza. Se abbiamo scelto Salerno è soprattutto per i tifosi".

E aver preso quasi tutti a titolo definitivo (eccezion fatta per Ubani, Knezovic, Ferraris, Brancolini e Cabianca) certifica anche la volontà di formare uno zoccolo duro che, di anno in anno, necessiti di ritocchi e non di rivoluzioni. "E' stato un mercato lungo ed estenuante" ha chiosato Faggiano "e ringrazio tutti coloro che hanno collaborato, consentendoci di chiudere tutte le trattative nei tempi giusti. Abbiamo una buona squadra e, battaglia dopo battaglia, proveremo a vincere la guerra. Ho vissuto ore di sofferenza e ansia, ma ora è giusto trasmettere entusiasmo alla gente".

Sezione: News / Data: Mer 03 settembre 2025 alle 16:30 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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