L'Arechi ha riaperto i battenti un mese e mezzo dopo quella maledetta serata contraddistinta dalla sconfitta contro la Sampdoria, dal conseguente ko a tavolino e dalla retrocessione in serie C. La tifoseria granata, che in parte decise di restare o a casa o all'esterno dello stadio in segno di protesta e di dissenso, non ha dimenticato i torti arbitrali, le classifiche stravolte, i risultati anomali sugli altri campi e un trattamento tutt'altro che degno da parte delle autorità sportive che, già in occasione della morte del Papa, modificarono regolamenti storici costringendo i granata a chiudere con due trasferte.

E così ieri gli ultras granata, all'unisono, hanno cantato contro il presidente della FIGC Gabriele Gravina indicandolo come principale responsabile di quanto successo. "Siete contenti, ci avete mandato in serie C per aiutare la Sampdoria", "FIGC vergogna", "Doveri è stato addirittura promosso, meriterebbero gli stadi vuoti" urlavano alcuni tifosi dalla tribuna, ricevendo l'approvazione anche da parte dei sostenitori della Reggina.

Naturalmente la responsabilità principale va attribuita alla società, ai dirigenti, agli allenatori che si sono avvicendati sulla panchina e a calciatori che disonorarono la maglia con un doppio spareggio giocato in modo pessimo. Ma certo c'è chi ha contribuito a spingere la Salernitana verso il baratro. E la gente non ha dimenticato.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 11 agosto 2025 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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