Luci e ombre come era prevedibile in questo momento dela stagione per la Salernitana, dopo l'ultimo test amichevole alla vigilia del'inizio ufficiale della stagione. Squadra ovviamente imballata e non al meglio della condizione dopo il mese di ritiro trascorso tra Cascia e Norcia, le idee di gioco però già si intravedono, sintomo del buon lavoro finora svolto da mister Raffaele con una squadra di fatto completamente nuova che si sta conoscendo solo da poche settimane.

Tra qualche giocatore ancora in ritardo di condizione, altri arrivati da poco senza aver fatto preparazione, risulta chiaro che la squadra vada integrata con almeno 5-6 acquisti di spessore, di qualità ed esperienza. Lo ha ribadito lo stesso mister Raffaele dopo il match vinto con la Reggina. Una scelta forte e significativa quella del mister che non ha convocato nessuno degli esuberi. Neanche in panchina quindi Sepe, Lovato, Daniliuc, Maggiore, Legowski e Tongya. Scelte che evidenziano cosa serva ancora a questa Salernitana.

Un portiere da affiancare a Donnarumma, due difensori centrali di cui uno mancino, due centrocampisti e un altro attaccante. Sei giocatori, forse sette nel caso non dovesse rimanere nessuno dei giovani (cioè Cirillo o Iervolino). La strada tracciata è quella giusta ma tra una settimana si inizia a fare sul serio, con la Coppa Italia, tra quindici giorni poi è già campionato, la Salernitana è in ritardo nell'allestimento della rosa, soprattutto se si considerano le avversarie per la promozione: il Catania continua a rinforzarsi con giocatori di grande spessore come Aloi e D'Ausilio, il Benevento era già forte come gli etnei e pure si è ulteriormente rinforzato. I granata al momento sono dietro a queste squadre in una fantomatica griglia di partenza. Come dice poi lo stesso presidente Milan, questa è un'annata che non si può e non si deve fallire. Vedremo se a queste parole seguiranno anche i fatti nei prossimi 20 giorni. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 11 agosto 2025 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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