Caro Patron Iervolino, da cronista che ha seguito con attenzione le vicende granata, le scrivo con la schiettezza che il momento impone. Ogni euro risparmiato oggi in questa delicata fase del mercato estivo si tradurrà in perdite economiche ben più consistenti domani. Dovrebbe averlo imparato dopo gli ultimi due disastrosi campionati. E dopo un bilancio 2024 già chiuso con una perdita record di 41,4 milioni di euro, la Salernitana non può permettersi un altro campionato fallimentare. Sarebbe la fine.

Le operazioni minime che non bastano

Meno di 200.000 euro sono necessari per assicurarsi Marco Capuano dalla Ternana e Mattia Tascone dal Cerignola e rappresentano davvero il minimo sindacale. Il difensore pescarese, con 105 partite in Serie A e 107 in Serie B, darebbe solidità e esperienza a un reparto che ne ha disperato bisogno. Tascone, dopo quattro stagioni in Puglia, porterebbe in mediana quella qualità che manca per competere ai vertici del girone C.

Ma attenzione: questi due innesti, pur essenziali, non bastano. La rosa attuale presenta lacune evidenti che richiedono almeno una seconda scelta per ogni ruolo e, soprattutto, un attaccante di spessore che possa garantire i gol necessari per puntare alla promozione diretta.

La logica delle plusvalenze: un'occasione d'oro

Patron Iervolino, lei meglio di chiunque altro conosce il valore degli investimenti mirati. Calciatori di proprietà come De Boer (calciatore sicuramente di categoria superiore già cercato quest’anno da diverse società di cadetteria) e altri giovani talenti potrebbero trasformarsi in preziose plusvalenze in caso di campionato vincente. Non è fantamercato, è pura logica economica: un campionato di successo valorizza automaticamente l'intero organico, creando opportunità di vendita che potrebbero lenire sensibilmente un bilancio già provato dalle scelte dell'ultimo biennio.

La matematica è semplice: un investimento di qualche centinaia di migliaia di euro oggi potrebbe generare milioni di plusvalenze domani. Al contrario, un altro campionato anonimo svaluterebbe ulteriormente il patrimonio tecnico, rendendo praticamente impossibile qualsiasi cessione redditizia.

I "rifiuti" di oggi, l'oro di domani

Quei calciatori oggi considerati invendibili e in soprannumero potrebbero diventare appetibili già a gennaio, ma solo se la squadra dovesse disputare un girone d'andata convincente. Tenerli tre mesi "in naftalina" rappresenterebbe anche una giusta punizione per le prestazioni ignobili rese nella passata stagione, ma soprattutto un investimento strategico per la finestra invernale.

Il presidente che tutti ricordiamo

Ci vuole davvero poco per calmare una piazza che ha già dimostrato il proprio attaccamento, come testimoniano gli oltre 8 milioni di incassi da botteghino che nel 2024 hanno posizionato la Salernitana all'ottavo posto nazionale. I tifosi granata non chiedono miracoli, ma di tornare a rivedere quel presidente appassionato e vincente che avevano imparato ad amare nel primo anno di gestione.

L'appello finale

Patron Iervolino, la prego: non commetta l'errore di vedere solo i costi immediati. In questo momento cruciale, ogni euro investito intelligentemente può moltiplicarsi. La Serie C è un campionato che si vince con la fame e con una rosa completa, non con i rattoppi dell'ultimo minuto.

La piazza granata aspetta un segnale forte. Capuano e Tascone sono solo l'inizio: completi la rosa, investa su un attaccante di categoria e mostri quella lungimiranza imprenditoriale che tutti le riconoscono. Il bilancio ringrazierà, la squadra pure, e soprattutto lo farà una città intera che non merita un altro anno di sofferenze.

Il momento di agire è adesso. Non deluda ancora chi crede ancora nel sogno granata.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 11 agosto 2025 alle 12:00
Autore: Giovanni Santaniello
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