Salernitana a caccia di rinforzi per colmare l'evidente gap tecnico con le dirette concorrenti e per ripagare la fiducia di una tifoseria che, fatta eccezione per qualche striscione esposto la scorsa estate, ha deciso sorprendentemente di non contestare la società capitanata dal tandem Iervolino-Milan nonostante la doppia retrocessione di fila e il lungo elenco di promesse non mantenute.

Aver messo a disposizione del direttore sportivo Daniele Faggiano un budget ben al di sotto delle aspettative popolari (si parla di meno di un milione di euro) acuisce il malcontento di chi proprio non riesce a spiegarsi i motivi di un tale ridimensionamento progettuale ed economico. L'attuale proprietà si presentava a Salerno circa 3 anni fa e parlava apertamente di sogno Europa prospettando un super settore giovanile, un grande certo sportivo, un brand internazionale per sponsorizzare lo stadio, un rapporto di simbiosi con la piazza e l'acquisto di campioni affermati.

Sembra invece passata una vita da quando Iervolino contattava Mertens e Cavani mentre Milan incontrava l'Inter mettendo sul tavolo 20 milioni di euro per acquisire il cartellino di Pinamonti. Era l'epoca di Dia, Ochoa, Ribery, Candreva, Ederson, Manolas, Piatek e di un club che poteva permettersi un mister come Paulo Sousa e risultati d'eccellenza contro tutte le big della A. Oggi commentiamo invece il doppio salto all'indietro e tante sessioni di mercato basate anzitutto sulle cessioni, <strong>con Petrachi prima e Faggiano poi che hanno lavorato tra mille difficoltà.</strong>
 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 29 dicembre 2025 alle 15:30 / Fonte: Luca Esposito per TMW
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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