Quale futuro per la Salernitana? E' questo l'interrogativo ricorrente negli ambienti del tifo granata all'indomani della dolorosissima sconfitta in casa della Sampdoria. Che sia serie B o retrocessione (come purtroppo altamente probabile) è evidente che la gente non abbia più fiducia nella società e negli attuali rappresentanti. Iervolino, che ad ora non pare intenzionato a cedere contrariamente a quanto accadeva l'anno scorso di questi tempi, opererà comunque una rivoluzione a tutti i livelli.

E' ovvio, ad esempio, che non sarà riconfermato Marco Valentini, uno dei principali responsabili del crollo della Salernitana. Come vi abbiamo raccontato diverse settimane fa, l'amministratore delegato Maurizio Milan e il proprietario si sono pentiti di non aver riconfermato Fabiani e si rendono conto che sarebbe la figura adatta alle esigenze del club, essendo un uomo società che può operare da direttore generale e che è in grado di gestire le pressioni della piazza e anche un malaugurato salto all'indietro di categoria.

Ieri, in veste non ufficiale e lontano dai riflettori, Fabiani era a Marassi (facile pensare per la Salernitana e non per la Sampdoria) e ci sarebbe stata la possibilità di approfondire il discorso con i vertici del sodalizio granata. Iervolino e Milan sono consapevoli che il dg ritornerebbe a Salerno a prescindere dall'esito di questa sciagurata stagione, mosso anche dalla voglia di vincere una sfida che lo coinvolgerebbe soprattutto sul piano emotivo visto il noto attaccamento alla squadra con la quale ha vinto tre campionati e una coppa Italia ponendo le basi per la salvezza del 2021-22 pur operando in un contesto che sarebbe eufemistico definire complesso.

"Ma vi pare che lascia la Lazio per venire a Salerno?" la riflessione di qualcuno che, nel recente passato, ha provato a sminuire una notizia che invece ha trovato riscontri "ufficiosi" anche dalla stessa società granata. Sappiano, costoro, che la storia dice che Fabiani lasciò Messina, quasi in zona europea in massima serie dopo aver stracciato la B partendo da ultimo in classifica, per accettare la sfida Genoa in C, vincendo ancora (come accaduto a Trieste) e preferendo poi venire a Salerno con una squadra sull'orlo della C2. Vincendo 12 mesi dopo, a mani basse.

La trattativa, dunque, esiste e non è da escludere che un eventuale ritorno possa riportare a Salerno anche Alberto Bianchi. Dirigente che ha scoperto diversi talenti e che è molto stimato su sponda Lazio. Anche a Roma Fabiani ha gestito situazioni non semplici, con un repulisti generale all'interno dello spogliatoio, l'arrivo a costo ridotto di calciatori che oggi valgono decine e decine di milioni di euro e un percorso europeo che ha portato i biancocelesti a un passo dalla semifinale di Europa League.

E' chiaro che, dopo aver visto all'opera i suoi successori e dopo aver preso atto dei risultati disastrosi, sarebbe folle criticare un eventuale terzo ritorno. E sul web ci sono tifosi che riconoscono di aver contestato immotivatamente la società e la dirigenza più vincenti di sempre. E affidarsi a chi sa come si rinasce sarebbe l'unico modo per cadere in piedi pur con un dispiacere enorme nel cuore.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 10 maggio 2025 alle 12:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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