In questi giorni senza campo, stiamo cercando di intrattenere i tifosi esaminando nel dettaglio tutto ciò che è stato il campionato della Salernitana e dei suoi protagonisti dal ritiro di San Gregorio Magno all'ultima partita disputata a Perugia. Ci sono tanti personaggi che, nel bene o nel male, resteranno nella storia di questa stagione, ma molti altri lavorano dietro le quinte e meritano una menzione particolare. Se la Primavera granata, dopo anni di ultimi posti e difficoltà, ha fatto un enorme salto di qualità lo deve non solo al lavoro della dirigenza, degli osservatori e dei calciatori, ma anche di uno staff tecnico all'avanguardia e di livello assoluto. Antonio Rizzolo è l'emblema di un gruppo di allenatori che sta rappresentando una parte importante della crescita della Salernitana e non a caso molti calciatori fino a ieri sconosciuti hanno attirato sirene anche di club di categoria superiore come la Fiorentina e il Torino. Rizzolo è un mister preparato, che ha saputo dare gioco e mentalità consentendo ai granatini di accantonare la negatività del passato proiettandosi con decisione e determinazione al futuro. La squadra esprime un calcio piacevole, gioca a memoria, ha una difesa di ferro e segna quasi sempre attraverso azioni corali studiate e ristudiate in allenamento. Un punto di forza dal quale ripartire, per continuare a coltivare i prodotti di un vivaio che è destinato a dare soddisfazioni nel tempo. Del resto basta parlare con i giovani giocatori della Salernitana per capire quanto Rizzolo sia entrato nel cuore e nella testa di ciascuno. "Mi piacerebbe restare qui" il suo laconico commento rispetto alla domanda sul futuro, a breve potrebbe esserci un tavolo di confronto con Fabiani per mettere nero su bianco. 

Sezione: Settore Giovanile / Data: Lun 23 marzo 2020 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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