Claudio Lotito, con suo cognato Marco Mezzaroma, stanno dimostrando che quelle promesse fatte dal “magno” a fine campionato, sotto la curva “Siberiano”, rispondevano a fatti concreti. Non erano soltanto parole. La volontà di allestire una rosa competitiva era reale. Il “tocco” finale, tanto inaspettato, quanto gradito, di Di Gennaro rappresenta la ciliegina sulla torta. Forse per la prima volta, nei recenti anni della serie B (gestione Lotito-Mezzaroma), la Salernitana si presenta, ai nastri di partenza della stagione, “attrezzata” per un campionato di vertice. Certamente in lizza per una piazza da play off. Senza alcuna preclusione per giocarsi la promozione diretta. Ho scritto di un “mosaico” con tutte le tessere al posto giusto. Giocatori esperti della categoria con qualche giovane interessante proveniente anche da casa madre. Il console “Angelo” ha operato con criterio. Il costruttivo confronto con Colantuono ha portato, per ora sulla carta, a dei risultati apprezzabili. Ora la “palla” passa all’allenatore. Micai non si discute. Difesa schierata a tre. Casasola ha sempre goduto della stima del tecnico. Schiavi rimane una certezza. Mantovani è cresciuto. Notevole il potenziale di un centrocampo a cinque. Attorno a Di Gennaro alternative di categoria di grande interesse. Il precampionato promuove Castiglia sul centrosinistra. A destra Colantuono ha l’Imbarazzo della scelta. Sugli esterni sembrano essere preferiti Anderson e Pucino. In avanti ci si attende molto da Jallow e Dijuric. Sono arrivati in ritardo. Bisognerà “attenderli” nel raggiungimento della condizione migliore. Ma anche in avanti le alternative non mancano. Bocalon potrà dimostrare che quella maglia non gli sta più larga. Rosina che la qualità ha la meglio sulla carta d’identità. Gli altri nuovi dovranno “guadagnarsi” lo spazio. Il calore dei tremila che hanno presenziato, con entusiasmo, alla presentazione della squadra potrà/dovrà diventare contagioso non solo per la Siberiano. Lotito, giustamente in questa occasione, ha chiamato a raccolta tutto il “popolo” granata. Merita una risposta positiva che non deve farsi attendere. A meno di “scosse” telluriche, provocate dal sindacato dei calciatori, il campionato (a 19 squadre) è destinato ad iniziare già da venerdì. Una presunta pressione, esercitata dalla Lega di categoria, mette in discussione il diritto allo sciopero previsto dalla Costituzione di Stato. Spifferi di corridoio parlano di denunce penali. Staremo a vedere.

I 19 presidenti sono tutti decisi a far scendere in campo le loro squadre. Determinati al proposito Cellino e Santopadre (Brescia- Perugia) nell’anticipo di venerdì. Un “tweet” pubblicato dall’ex ministro Frattini, presidente del Collegio di Garanzia del Coni, lascia aperti degli spiragli sulla possibilità di riportare il format a 22 squadre. Bisognerà però attendere il giudizio del 7 settembre prossimo per avere una risposta definitiva. Prevalesse la ragione delle tante ricorrenti (Novara, Catania, Entella, Ternana, Siena) si dovrebbe stravolgere tutto. Nuovamente. C’è chi sostiene che quel comunicato del 13 agosto, che ha modificato gli articoli 49 e 50 delle carte federali, senza la firma del segretario generale della Figc, Di Sebastiano, sia addirittura nullo. Non sono state rispettate le regole. L’ennesima sconfitta del sistema. Per quello che è stato dimostrato dalla gestione commissariale può accadere tutto e l’inverso di tutto. Fabbricini docet. Con una certezza: a pagare, sino ad oggi, sono soltanto i tifosi. Quelli degli ipotetici “vinti”, come dei “vincitori”. Il mio parere? Veramente “nu’ burdell!”

Sezione: Editoriale / Data: Mar 21 agosto 2018 alle 23:10
Autore: Vittorio Galigani
vedi letture
Print