Le parole del presidente Danilo Iervolino sono in buona parte condivisibili. Da tanto, troppo tempo questi maledetti social danno voce e spazio a persone che non vogliono bene alla Salernitana e che criticherebbero qualunque presidente e qualunque direttore sportivo. Gente che andrebbe isolata, fomentata da chi non rappresenta nessuno eppure, per anni, ha riempito il web di fake news. Iervolino, in un anno, pur avendo commesso degli errori ha comunque salvato due volte la Salernitana investendo ingenti risorse. Grasso che cola in tempi di crisi economica in cui, tra società furbette e altre indebitate, in pochissimi mettono mano al portafoglio.

Preso dall'amarezza del momento, Iervolino ha detto tante cose. Tuttavia riteniamo che questa eccessiva tristezza non sia del tutto giustificata. E' vero, ultimamente c'è stata una critica severa da parte della stampa locale e - soprattutto - nazionale. Forse non si aspettava striscioni duri da parte della curva. Gente che però va dappertutto, ama la Salernitana senza doppi fini e ha il sacrosanto diritto di esprimere un' opinione. Tuttavia pochissimi presidenti sono stati amati, supportati e riempiti d'affetto come l'attuale patron. Il primo gennaio scorso, a mezzanotte, qualcuno gli ha finanche dedicato striscioni, con tanto di fuochi d'artificio in ricordo di quel Capodanno 2022 in cui bastò un audio whatsapp virale per trasformare una festa in tono minore in un tripudio a tinte granata. La verità, come sempre, sta nel mezzo. Nessuno vuole che Iervolino vada via e tutti dobbiamo fare in modo da stimolare la proprietà a fare sempre meglio. Visti i nomi accostati - spesso per fantasia - alla Salernitana in epoca trust possiamo dire che la scelta non poteva essere migliore. E siamo certi che, in un anno, nessuno avrebbe garantito sopravvivenza, salvezza, investimenti milionari, settore giovanile rinnovato e progetto per le infrastrutture e per lo stadio.

Muovere una critica costruttiva, però, non significa incappare nel reato di lesa maestà ed è dato oggettivo che la Salernitana abbia collezionato 2 punti in 7 partite così come è fresca la ferita per gli otto gol subiti a Bergamo che rappresenteranno a vita una macchia. Se poi esoneri un allenatore e lo richiami 48 ore dopo o proponi prezzi alle stelle dopo promesse di vario genere è normale che la piazza chieda quantomeno spiegazioni. Ma ora è tempo di ritrovare serenità, a tutti i livelli. Non ci stancheremo mai di dire che l'anno scorso ci siamo salvati perchè ogni componente diede un contributo fondamentale, una spinta collettiva che spinse la squadra verso l'impresa. E' da mesi che questo clima manca e certo i proclami roboanti (questi, caro presidente, ci sono stati e non è invenzione della stampa) hanno creato aspettative eccessive rispetto al reale valore della rosa. Siamo appena al quarto anno di A, un grande progetto richiede tempo e pazienza. E pensare di essere già salvi è stato l'errore collettivo che non sarà pagato a caro prezzo solo se ci sintonizzeremo ancora sulle frequenze del 7%.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 27 gennaio 2023 alle 00:01
Autore: Maurizio Grillo
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