Una delle serate più particolari, per chi fa questo lavoro. 
Perché siamo a cavallo tra la fine del calciomercato e il "via vero" della stagione, quello in cui le squadre sono definitivamente complete... o quasi. Il mercato svincolato rimane aperto, è vero, ma difficilmente in Serie A si sono viste "aggiunte" dopo il fatidico gong di fine mercato.
Di acquisti e cessioni ne parleremo a gennaio, quando inizierà il torneo nel torneo.

Non è infatti una frase fatta, con la chiusura della finestra di riparazione inizia una nuova stagione, perché anche un solo acquisto può cambiare gli equilibri di un campionato che ha sempre il tempo di esser ridisegnato.
Certo, occorre arrivare a gennaio senza eccessiva acqua alla gola, giusto per aver la certezza che anche eventuali e subumani sforzi - economici e no - non siano vani. Le rincorse eccessive, oltre che dispendiose, son sempre un'incognita.

Tutta questa introduzione per dire cosa? Che preferisco sempre attendere prima di dare giudizi, non amo il cosiddetto "pagellone di fine mercato", ma certo è che dalla Salernitana qualcosa in più ci si aspettava. Soprattutto perché, e mi rifaccio alle parole del collega Lorenzo Portanova (che avete letto ieri), la squadra delle prime due uscite stagionali è apparsa "fragile dal punto di vista mentale, fisico e tecnico al cospetto di avversari di livello decisamente alto. Qualcosa di buono si è già visto e la stagione è appena agli albori e nulla è perduto, i granata però hanno accusato in pieno il passaggio dalla Serie B alla Serie A": e questo è un dato di fatto, poche parole ma estremamente veritiere.

Non guardo alle statistiche, anch'esse però veritiere, citate dal collega - "negli anni precedenti, tranne alcune eccezioni come Verona e Cagliari, chi è salito dalla B ha avuto poi grossissime difficoltà a salvarsi ed è retrocesso al primo colpo o dopo due anni", ma è un dato di fatto che qualcosa in più sarebbe stato necessario, proprio per evitare di arrivare a gennaio senza troppi affanni. Sia chiaro: la sosta potrà magari aiutare, un'amalgama migliore è sempre possibile, ma innesti di maggior esperienza per la categoria servivano. Non basterà un'eventuale scossa mentale a far la differenza. E spiace vedere che da un lato il caos estivo dovuto alla situazione societaria non sia stato da monito per il mercato: si doveva a mio avviso evitare di arrivare all'ultimo giorno della sessione estive senza il grande nome.

Nessun disfattismo, non ora. La stagione è lunga, e mi auguro vivamente che il campo smentisca quanto ho lasciato intendere. 
Se così non fosse... nessun disfattismo. Neppure li. Perché ci sarà il mercato di gennaio: ci rimboccheremo le maniche, soffriremo... e poi vedremo. 
I bilanci facciamoli a maggio.
Adesso proviamo a goderci la Serie A. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 01 settembre 2021 alle 00:00
Autore: TS Redazione
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