E' una sosta per le nazionali davvero stregata per la Salernitana. I granata, infatti, dopo i fastidi alla caviglia di Dia dei giorni scorsi e i dubbi sulle condizioni di Coulibaly, si trova a dover fare i conti con un'altra tegola, lo stop di Guillermo Ochoa. Il numero uno granata si è infatti fermato al minuto 22 della sfida tra il suo Messico e l'Honduras a seguito di un duro scontro di gioco ed è stato costretto ad abbandonare il terreno di gioco. Da valutare nelle prossime ore le condizioni del portiere, ma mister Inzaghi resta col fiato sospeso, data l'importanza in squadra di Ochoa, il migliore in campo per distacco nelle ultime uscite e capace di tenere a galla i suoi compagni in più di un'occasione anche contro il Sassuolo. 

Un pensiero in più per il tecnico piacentino, che si trova a dover districare una matassa davvero ingarbugliata. Nonostante qualche segnale di ripresa al Mapei Stadium, la Salernitana è parsa ancora decisamente troppo fragile in difesa e poco equilibrata, non solo a causa di una retroguardia traballante, ma anche di un centrocampo incapace di fornire il giusto filtro. Inzaghi sta studiando l'alchimia giusta e l'assetto tattico più calzante con gli uomini a disposizione: il 4-3-3 visto al Mapei Stadium è sembrato fornire qualche garanzia in più e appare forse la soluzione ideale per il materiale tecnico di Superpippo. Da rivedere, però, la posizione di Dia, dirottato sull'esterno per ruotare intorno a Ikwuemesi, pivot centrale, e sfruttare le sue doti atletiche, ma troppo distante dalla porta. Il senegalese è infatti fondamentale con i suoi tagli in profondità per dare maggiore verticalità alla manovra. Tchaouna, invece, ha fornito ottime indicazioni e potrebbe essere un'ottima scoperta, grazie alla sua abilità nell'uno contro uno e i suoi scatti brucianti. 

In mediana, invece, continua a non convincere Maggiore, sempre più involuto. In una stagione e mezza in granata, l'ex Spezia non è praticamente mai riuscito a lasciare il segno, offrendo troppo spesso prove scialbe e anonime che obbligano a delle riflessioni sulla sua permanenza. Da rivalutare, invece, Grigoris Kastanos, inspiegabilmente tenuto fuori dai titolari nelle ultime gare, ma di gran lunga il giocatore più tecnico in mezzo al campo, dove mancano idee. Si aspetta, però, di ritrovare il miglior Coulibaly, tra i più opachi nelle ultime sfide, forse anche a causa di una condizione non ideale, ma l'apporto del maliano alla mediana è assolutamente imprescindibile. 

Weekend di riflessioni, insomma, in casa Salernitana in vista della difficile sfida contro la Lazio di settimana prossima, che aprirà un vero e proprio ciclo infuocato dal quale i granata rischiano di uscire con le ossa rotte se non correggono in tempo il tiro.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 19 novembre 2023 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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