Non è facile ripartire dopo la quarta sconfitta consecutiva in campionato di cui, l'ultima, con il sapore, acre, della beffa dopo aver dominato una big come l'Atalanta. Ma la massima serie è anche questa, e la Salernitana deve al più presto prenderne consapevolezza per non rischiare di perdere troppa distanza dalla zona salvezza. Appurato un miglioramento nel gioco, compreso che in serie A l'atteggiamento passivo, "tutti dietro e lancio lungo" non paga, ora, occorrono i punti. L'occasione si chiama Verona, mercoledì sera, per il secondo appuntamento all'Arechi. Un match verità, certamente difficile per  la buona qualità in molti elementi della compagine veneta, ma che la Salernitana è chiamata a vincere per dare una definitiva svolta al suo campionato. Non è semplice,  e sarebbe errore, grave, arrivare al match con ansia eccessiva; così come fatale sarebbe pensare di poter fare un sol boccone dell'avversario solo perché si è messa sotto l'Atalanta. Non funziona così. Non in serie A quantomeno. Ne sa qualcosa l'Empoli che dopo aver battuto la Juve allo Stadium ha perso contro Venezia e Sampdoria. Ma torniamo a noi. Ottimo l'atteggiamento battagliero e aggressivo. Decisivo anche giocare "alti" pressando l'avversario, ma pensare che il Verona farà la vittima sacrificale è giochino pericoloso che potrebbe portare a leccarsi nuovamente le ferite.  Occorre vincere, certo, per cancellare quel mortificante (e ingiusto) zero nella classifica. Ma farlo rispettando l'avversario e, magari, provando a ritornare quella compagine cinica che, di fatto, le ha consentito di attuare il grande salto appena quattro mesi fa. La Salernitana ha un problema del gol, soltanto due, di cui uno su azione in quattro gare; vero tallone d'Achille in questo inizio di torneo. Eppure in avanti la qualità c'è. Calciatori del calibro di Bonazzoli, Ribery e Simy non è materiale scadente, e non tutte le squadre in lotta per la salvezza hanno una qualità così elevata nel reparto offensivo. E in attesa proprio di Simy, da cui ci si attende tanto, spetta a Castori facilitare gli attaccanti a trovare con più frequenza la via del gol. Fare un gol più dell'avversario, è questa la mentalità che, giocoforza, dovrà accompagnare i granata in questa avventura chiamata serie A. La speranza è che sia proprio il trainer granata a riuscire ad incurcarla. Vorrà dire che  da un lato avrà salvato la sua panchina e dall'altro che la Salernitana si ritroverà in acque più tranquille per giocarsi le sue chance di permanenza in massima serie.

A cura di Armando Iannece

Sezione: Editoriale / Data: Mer 22 settembre 2021 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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