La Salernitana vince e convince, stendendo il Sassuolo all'Arechi per 3-0 e riscattando il pesante ko dell'andata a Reggio Emilia. Granata belli e concreti, capaci di produrre una mole di gioco davvero impressionante e di dominare per novanta minuti un avversario tutt'altro che facile da affrontare. Fraseggi rapidi, gioco di prima, rapide transizioni offensiva, costanti cambi di gioco e ricerca della profondità: questi gli ingredienti principali della ricetta di Sousa, che ha saputo prendere una squadra allo sbando, infondere nuovo coraggio e dare una precisa identità di gioco, portata avanti con coerenza e umiltà. I granata, infatti, non hanno mai snaturato il proprio gioco per adattarsi all'avversario, anche al cospetto di corazzate come Milan e Inter, non a caso inchiodate sul pareggio grazie a delle partite coraggiose. 

L'entusiasmo a Salerno è trascinante, come dimostrano gli oltre 23mila spettatori di domenica in un Arechi festante che fin dai primi istanti ha accompagnato le giocate dei granata a suon di cori. Riportare tanta gente allo stadio è stato uno dei grandi meriti di Paulo Sousa, con quale è iniziato un nuovo campionato. Il trainer lusitano ha saputo ottenere l'approvazione di un pubblico esigente come quello di Salerno, avendo saputo prendere in mano una situazione complicata e trascinare la barca lontano da cattive acque senza proclami, ma con tante idee e con la cultura del lavoro. Otto turni di imbattibilità il club di via Allende non lo aveva mai vissuto in massima serie e rappresentano, pertanto, un record assoluto che permette a Sousa di iscrivere il suo nome nella storia della società granata.

Salvezza sempre più vicina, ma non ancora raggiunta, anche per merito di un Verona che sembra aver trovato energie insperate e sta tenendo ancora aperti i giochi. I granata hanno però saputo mettere tra sé e la zona retrocessione ben tre squadre, scavalcando anche l'Empoli e portandosi al quattordicesimo posto. Posizione, questa, che più compete alla squadra in rapporto al valore della rosa, strutturata per una salvezza tranquilla, anche se non del tutto in linea con le speranze, un po' eccessive, di Iervolino, che a inizio anno aveva parlato di metà sinistra della classifica. In ogni caso, la Salernitana ha saputo rispondere sul campo alle critiche, dimostrando il valore di un organico che non ha nulla da invidiare a molte squadre di metà classifica e comunque rappresenta un lusso per le zone basse della classifica. 

Potrebbero bastare altri tre punti nelle prossime sette partite, score tutt'altro che impossibile, per poter festeggiare la seconda salvezza consecutiva. Sulla strada dei granata ci sono, ancora, delle gare ad alto coefficiente di difficoltà, come quella del prossimo weekend contro il Napoli. Un derby che potrebbe vedere il Napoli conquistare il titolo di campione in caso di successo e mancata vittoria della Lazio. I granata hanno però tutta l'intenzione di rovinare il pomeriggio ai cugini azzurri e non si presenterà certo al Maradona in vesti di vittima sacrificale. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 25 aprile 2023 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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