Si prospetta davvero un Halloween "da brivido" quello della Salernitana, pronta all'attesissimo derby contro i rivali di sempre del Napoli, una sfida che terrà col fiato sospeso un'intera regione e non solo. Gara sulla carta proibitiva contro una squadra, gli Azzurri di Spalletti, apparsa in forma smagliante e meritatamente al primo posto, ma il coefficiente di difficoltà del match non fa altro che caricare l'ambiente granata, rinvigorito dal successo in extremis col Venezia. I derby, si sa, rappresentano gare a sé e sfuggono a qualsiasi pronostico, con la Salernitana pronta a vendere cara la pelle nonostante la caratura dell'avversario. Colantuono sta studiando l'attacco azzurro, orfano del suo uomo migliore, Osimhen, per disinnescarlo efficacemente, pur essendo ancora in piena emergenza infortuni. Impresa tutt'altro che semplice, ma la Salernitana potrà contare sulla spinta del suo pubblico che si preannuncia letteralmente "indemoniato" - per restare in tema con la ricorrenza di Halloween - bramoso da tempo di una sfida del genere. Mai, prima d'oggi, si era visto un Salernitana-Napoli sul massimo palcoscenico nazionale, per quello che è, a tutti gli effetti, il derby più prestigioso di sempre. 

Uno scontro tra concezioni calcistiche opposte, tra due culture al tempo stesso vicine ma lontane, tra due forti sentimenti identitari. Una partita, insomma, che travalica i confini calcistici e assume un sapore speciale. Vietato perdere, innanzitutto per la classifica, che, pur ossigenata dalla vittoria del Penzo, resta ancora pericolante e anche per l'onore: vincere o perdere una straregionale può rappresentare il confine tra la gloria e fallimento. Non sono ammessi "fantasmi" in campo né "scherzetti" di sorta, col popolo granata che spera di ricevere il "dolcetto" più ambito. 
 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 31 ottobre 2021 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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