Intervistato in esclusiva dalla redazione di TuttoSalernitana, l'assessore allo sport del Comune di Salerno Angelo Caramanno - notoriamente grande tifoso granata, tra i pochissimi a poter vedere la partita dal vivo in queste settimane - ha inteso fare il proprio in bocca al lupo alla squadra, ma soprattutto un appello alle tante persone che oggi desiderano sostenere i calciatori e l'allenatore prima, durante e dopo la gara a prescindere dalla chiusura dello stadio ritenuta ingiusta da più parti: "I playoff sono alla portata della nostra squadra. E’un traguardo fattibile ed auspicabile, la classica partita che non possiamo sbagliare. Ce la possiamo fare, anzi ce la dobbiamo fare. C’è una città intera che sta cercando di trasmettere calore alla squadra, la Salernitana è un patrimonio di tutti. Raduno ultras? Dobbiamo stare attenti perché il momento è delicato, parlo anche come assessore all’ambiente. Il nemico gironzola e non è stato sconfitto, la guardia va tenuta alta. Facciamo arrivare il nostro incoraggiamento, ma con attenzione. Se bisogna andare oltre è meglio non fare nulla, la salute è la prima cosa che conta e credo che su questo siamo tutti d’accordo. E’ fuori discussione che la Salernitana stia pagando in maniera clamorosa l’assenza del pubblico, all’Arechi si crea sempre un ambiente che può fare la differenza. Purtroppo, però, non si può fare diversamente e dobbiamo attenerci alle disposizioni governative”.

Caramanno batte ancora su un concetto: “Tutto è affidato alla responsabilità delle persone, non ascrivibile a nessuna norma né a nessuna legge. Il buonsenso è una caratteristica innata : o ce l’hai o non ce l’hai. E’ sbagliato dire che riguardi solo lo stadio, è un discorso generale. Ho sentito tante fesserie in queste settimane: quando si va in spiaggia è meglio abbracciare il vicino o mantenere la distanza tutelando la salute dei propri cari? Occorre equilibrio, è uno sforzo minimo e siamo chiamati a rispettare noi stessi e gli altri. E’ evidente che talvolta la situazione possa sfuggire di mano, ma ciò va assolutamente evitato. Ribadisco il concetto: non servirà a niente mandare eserciti, distanziare ombrelloni e chiudere gli stadi se la gente non si rende conto che il pericolo è dietro l’angolo".

Molti tifosi, soprattutto gli abbonati, sperano di tornare presto allo stadio, ma Caramanno spegne i facili entusiasmi: "Parlo da appassionato di calcio, un po’ da avvocato e infine da assessore: a Salerno si chiede di far entrare 5000 persone su 40mila posti a sedere con distanziamenti di ogni genere, ma perché l’abbonato deve avere una corsia preferenziale rispetto ad un tifoso che vuole comprare il biglietto? In base a quale criterio si stabilisce chi possa occupare uno dei 5mila posti eventualmente a disposizione? Oggi secondo me ci sarebbero teoricamente le condizioni per riaprire lo stadio in una certo modo e con regole rigide, ma non esiste una norma “ad Salernum”. Non tutte le città hanno la capienza dell'Arechi, come si fa con realtà come Juventus e Inter che hanno 40-50mila abbonati? Non può esistere una regola universale, visto che ogni città e ogni club hanno le proprie necessità. Vedere lo stadio vuoto è una tristezza immane, mi sto abituando ad ascoltare tutto ciò che si  dice sul campo. Sembra il film “incontri ravvicinati del terzo tipo”. E’ brutto, ma bisogna andare avanti così. Chiudo con un appello: evitate assembramenti. Possiamo vincere anche con le porte chiuse. Allo Spezia cambia poco finire terzo o quarto, a noi dell'avversario non deve importare nulla. L'unico rammarico playoff è l'assenza di Lombardi".

Sezione: Esclusive TS / Data: Ven 31 luglio 2020 alle 12:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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