Presente ieri a Giffoni per un evento dedicato alla Salernitana e allo straordinario mondo degli ultras granata, l'amministratore delegato Maurizio Milan ha rilasciato alcune dichiarazioni che hanno fatto breccia nel cuore di tutti i presenti. Eccone una sintesi: "Sono molto contento di essere qui. All'inizio della mia avventura non avevo ben capito dov'ero capitato. Tempo fa sono stato ospite a Giffoni, in occasione di un evento di caratura internazionale che è motivo di vanto per la provincia di Salerno e per tutto il Sud Italia. Tra me e me pensavo, con sincera ammirazione nei confronti di tanti professionisti che hanno realizzato un capolavoro: se ce l'hanno fatta loro, da soli e in tempi difficili per tutti, a costruire uno dei più grandi eventi mondiali, con un cinema dedicato ai ragazzi, perchè non possiamo riuscirci anche io e Iervolino accompagnati da migliaia e migliaia di tifosi? Giffoni è stato un esempio per noi, un punto di partenza, uno stimolo ulteriore. Questi incontri mi danno energia, ci proiettano al futuro. Tutti sono legittimamente concentrati sulla partita con il Sassuolo, io vi dico che oggi mi entusiasma pensare al nostro settore giovanile. Ad ogni modo sto percependo sempre di più la passione smisurata della nostra gente, entrare in questa sala e vedere i bambini con la maglia della Salernitana mi ha emozionato. Stessa sensazione quando sono stato al Vestuti. Si respirava aria di storia, sono fortemente convinto che le radici e le tradizioni sono fondamentali per costruire il futuro. E le radici della Salernitana sono rappresentate da ogni singolo tifoso. Da chi viene allo stadio a sostenerci sotto la pioggia a chi ci incontra per strada e ci sostiene anche solo con una frase. Credetemi, tutto questo incide e ha un valore.  Il mio compito è far battere queste ali in modo più veloce, aiutato da un presidente come Iervolino che è sempre un passo avanti. La partita con l'Udinese era finita da 5 minuti, già stava organizzando una riunione operativa per la mattina successiva".

Milan prosegue: "Ero in aereo per venire qui da voi per questo straordinario evento, mi chiedevo cosa c'entrassi io - qui da otto mesi- con un libro sui tifosi. Tempo fa, però, un grandissimo sociologo mi disse: "Sai qual è la differenza tra i calcio e un film? Nel film gli attori conoscono il copione, nello sport l'epilogo è ignoto e le storie si scrivono alla fine". E oggi stiamo narrando la storia della Salernitana in cui i capitoli, anche in epoche infelici, è stato scritto dalla gente. L'elemento comune, nella sconfitta e nella vittoria, è l'amore incondizionato. Proprio per questo la nostra società dà ampio spazio ai tifosi, vogliamo dialogare sempre e prendere spunto dai loro genuini consigli. Noi abbiamo una grossa responsabilità. Oneri e onori, come si dice. Chiudo così: in Lega i miei colleghi esaltano il nostro tifo e la grandezza del movimento quando giochiamo in trasferta. Noi non abbiamo solo la città a spingersi, ma anche la provincia. Quelli che a Milano, sul 5-0 e ultimi in classifica, cantavano a squarciagola".

Sezione: Esclusive TS / Data: Mer 21 settembre 2022 alle 13:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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