Oltre allo Stadio Arechi, impianto adoperato a partire dal 1990, la Salernitana ha in precedenza utilizzato anche altri campi di gioco. Il primo terreno di gioco regolamentare utilizzato in campionato, a partire dai primi anni venti è stato quello di Piazza d'Armi (anche se nel primo anno di vita giocò in trasferta per via delle pessime condizioni del campo, sul quale vi era ancora molto lavoro da fare). 

Fino al 1931 questo terreno di gioco, frutto di un calcio ancora di natura arcaica e dalla verve dilettantistica, è stato il terreno di gioco ufficiale della Salernitana. Successivamente, il regime fascista governante l'Italia, "trasferì" la Salernitana nel nuovo stadio appositamente fatto costruire, detto Stadio Littorio. La cerimonia di inaugurazione avvenne in data 2 gennaio 1931. Lo Stadio Littorio divenne Stadio Comunale nel corso degli anni quaranta, ovvero una volta liberata Salerno dall'occupazione nazi-fascista. In seguito, nel 1952, il nome dell'impianto divenne Stadio Vestuti, in onore a Donato Vestuti, giornalista, morto durante la prima guerra mondiale, e tra i pionieri del calcio salernitano (fondatore del Salerno FBC nel 1913), mentre la piazzetta antistante lo stadio fu intitolata a Renato Casalbore, giornalista salernitano perito in seguito alla sciagura di Superga col Grande Torino.

Se il campo di Piazza d'Armi non esiste più, e al posto della piazza vi è ad oggi il Corso Garibaldi, lo Stadio Vestuti è tutt'oggi presente a Salerno, ed è utilizzato anche da altre squadre sportive, nonché in occasione di particolari eventi, quali ad esempio la presentazione della Salernitana nel 2004. Sin dal 1990, lo Stadio Arechi è lo stadio casalingo della compagine granata, dal quale non si è più spostata.

Sezione: L'Approfondimento / Data: Mer 30 marzo 2016 alle 17:00
Autore: Matteo Di Palma
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