"Ricordi che mettono i brividi". E che rappresentano, per chi è partito dal basso, come Daniele Balli, ex portiere della Salernitana, un grandissimo traguardo. Anche perché l’esordio assoluto in serie A all’Olimpico contro la Roma, arriverà dopo tre campionati vinti, uno dei quali proprio con l’ippocampo sul petto. "Debuttare in uno stadio del genere, con quel seguito di tifosi, con quell’attesa che si respirava, sono gratificazioni che ancora mi porto dietro, ed è sempre bello riviverle".

Riusciste anche a spaventare la Roma in casa propria…
"Ovunque mi giravo vedevo tifosi della Salernitana, c’era un entusiasmo incredibile, dovuto anche al nostro gioco spumeggiante, furono due anni veramente di alto livello. Peccato per la partita persa, fu una delle tante al termine delle quali rimanemmo a mani vuote, forse non avevamo l’esperienza per sopperire alcune lacune. Ci siamo cascati diverse volte, penso anche all’espulsione di Fusco, che ci penalizzò oltremodo, poi dopo trovammo, anche grazie a mister Oddo, un equilibrio molto importante. Ci mancò davvero poco per salvarci".

Questa Salernitana, invece, può ancora salvarsi?
"La speranza è l’ultima a morire, ma la velocità con la quale la nuova società è stata costretta ad allestire la squadra a gennaio ancora non ha permesso che si creasse la giusta alchimia, l’equilibrio necessario, ci vuole sempre un po’ di tempo. Eppure le parole di Sabatini mi avevano letteralmente entusiasmato, sono convinto che Iervolino si sia affidato alla persona giusta, mi ero convinto che potesse succedere qualcosa di clamoroso, visti anche i nomi arrivati. Forse però le avversarie sono più pronte dal punto di vista mentale e fisico, anche se spero che la Salernitana possa trovare la quadra in queste ultime partite".

Sezione: News / Data: Dom 10 aprile 2022 alle 09:30 / Fonte: LaCittà
Autore: Lorenzo Portanova
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