Di seguito il post pubblicato da Gerardo Soglia sulla propria pagina facebook, una sorta di tuffo nel passato utile a proiettarsi alla sfida di domani sera:

"Follia granata ieri, follia granata oggi: alla vigilia di Cittadella scelgo ancora di crederci! Avevo 18 anni, la patente da poco, e la chiave della mia prima auto tra le mani: regalo di mio padre, il Presidente, uomo d’altri tempi, che alle promesse dava il peso del ferro. “Niente moto, è pericolosa. Ma a 18 anni l’auto sì.” E così fu. Era il 24 settembre 1989. Settembre aveva ancora il profumo dell’estate e la Salernitana aveva appena vinto all’esordio contro la Sambenedettese: doppietta di Lucchetti con il Vestuti in delirio. Lo sentivamo tutti: era l’anno buono. Io stavo per partire per l’università, ma prima dovevo andare ad Andria. Chiedemmo a papà il permesso. Disse no. E allora mentii. “Andiamo al mare.”

Non c’erano cellulari, né social, né localizzazioni. Solo cuore e passione. Si poteva sparire col cuore pieno e la fede addosso. Confidavo che nessuno potesse scoprirci tanto meno papà. Partimmo in quattro, ridendo come pazzi, diretti verso la nostra fede. Arrivati nel piazzale dello stadio, tra clacson e bandiere, ci appare Claudio Virno. Il vice presidente. L’amico fraterno di papà.

Uno sguardo e avevo già capito: la bugia era caduta. Ma non m’importava. Perché quando chiama la Salernitana, non puoi restare a casa. Era follia. Ma era la mia follia. E valeva ogni rimprovero, ogni rischio. Perché la Salernitana non si spiega. E oggi più che mai, vorrei che chi scende in campo sapesse queste cose. Vorrei che conoscesse le storie di ogni singolo tifoso con le sue rinunce e i suoi ricordi.

E oggi, che i social ci sono, lo possono fare. Possono leggerci. Possono capirci. Possono sapere cosa significa essere salernitano: non è solo tifo. È una forma di vita. È una follia che ti accompagna sempre, è una febbre che non va mai via. Perché dietro ogni tifoso c’è una bugia detta a 18 anni, un padre da non deludere, un turno di lavoro saltato, una macchina che parte senza meta se non quella curva. E allora onoratela, questa maglia. Non per i soldi. Non per la carriera. Ma per chi c’è sempre stato. E sempre ci sarà.

Sezione: Pillole di Storia / Data: Lun 12 maggio 2025 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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