Come abbiamo sottolineato più volte in questi giorni, il verdetto del Tar è assolutamente sorprendente. L’organo di giustizia ordinaria più volte chiamato in causa negli ultimi tempi può emettere pareri vincolanti soltanto in caso di ammissioni ed esclusioni e non sulla organizzazione dei campionati che resta di pertinenza della Lega B e del consiglio federale. Dal momento che il Palermo è considerato retrocesso e non estromesso, si può dire che il Tar abbia fatto una sorta di invasione di campo e che il Foggia, retrocesso, ha scavalcato gli organi di giustizia sportiva ai quali doveva rivolgersi per legge in prima istanza. Tutto potrebbe decadere in un minuto il prossimo 11 giugno, anche perché la Lega B e i legali della Salernitana specificheranno che il Palermo, avendo mantenuto i 63 punti, non è ultimo ma quarto club retrocesso. I play out non sono stati annullati, nessuna regola delle Noif parla di scorrimento e il Foggia ha torto su tutta la linea. La società integrerà alla propria memoria difensiva anche il precedente di Messina e Juventus del 2006 totalmente a favore della Salernitana. Unica possibilità è che il 29 maggio venga riabilitato il Palermo, che spinge per una pesante penalizzazione pari a 20 punti. I reati contestati sono gravissimi e le speranze dei rosanero sono minime, né si è mai pensato ad ora ad una B a 22. Venezia e Salernitana, fortemente danneggiate da questa situazione, farebbero comunque ricorso al Consiglio di Stato. È certo che non c’è stato nessun abuso d’ufficio e che le lamentele del Foggia non hanno nessun fondamento giuridico.

Sezione: News / Data: Dom 26 maggio 2019 alle 16:30 / Fonte: il ferraiuolo
Autore: Antonio Siniscalchi
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