Va dritto al punto. Ciro De Cesare mette tutti in guardia. "Brutta bestia la Salernitana, soprattutto quella delle ultime quattro o cinque giornate. Una delle migliori in assoluto della Serie B in questo momento. Per risultati e prestazioni", la radiografia di Ciro nostro, illuminante nel Chievo di Delneri promosso in Serie A passato più volte dalla Salernitana ed ora allenatore, vicino a casa, al Castel San Giorgio in Eccellenza. "Fra qualche anno mi vedrete fra i professionisti", la promessa di De Cesare, 48 anni, granata da tecnico anche di Berretti e Allievi nazionali. "Sta benissimo la Salernitana. È partita col freno a mano tirato", il quadro di De Cesare, "poi però s’è ripresa alla grande. Sicuramente il Chievo non parte favorito, almeno a bocce ferme".

Quanto ha inciso davvero Ventura sulla Salernitana?

"Non è partito bene ma poi ci ha messo personalità anche nel gestireuna piazza che non era proprio dalla sua parte. Non è facilissimo da capire il suo calcio ma ora il suo lavoro è piuttosto visibile. La Salernitana gioca bene, è organizzata, tutti sanno cosa fare. Nell’ultima col Trapani ha sofferto un po’ ma la squadra è in ottime condizioni".

E il cammino del Chievo?

"Capisco che risalire non è semplice ma l’obiettivo non può che essere quello. Il Chievo deve stare in Serie A, anche per raggiungere i livelli del Verona che sta facendo un grandioso campionato mettendo in evidenza pure tanti giovani. La dimensione del Chievo non può e non deve essere la B".

La sua favorita per il secondo posto? 

"Forse il Frosinone, compatto come bisogna essere in una categoria così complicata. Anche lo Spezia mi piace molto, viene da un lunghissimo momento favorevole e a Perugia ha vinto con grandissima autorità. Mi ha colpito pure la struttura del Pordenone. Bravi davvero. Fino al Pescara è ancora tutto aperto. Complimenti al Benevento, ormai in A. Il resto è tutto da scrivere".

Dove vede il Chievo alla trentottesima?

"Ai playoff, non in Serie A direttamente. Il campo finora ha detto che ci sono squadre più attrezzate. La classifica è comunque molto corta, se le carte sul tavolo sono però queste i valori sembrano piuttosto scritti. E nelle primissime il Chievo non c’è".

I giocatori della Salernitana da tenere d’occhio?

"Lombardi sta facendo la differenza. E poi c’è Djuric, fondamentale per il gioco di Ventura. Perché sa tener palla, sa far male negli spazi, sa usare il proprio fisico in area come pochi. Bravo pure Cicerelli. E poi c’è Kiyine. Spesso è stato impiegato da quinto di difesa a sinistra. Sarebbe meglio per il Chievo, perché a volte Ventura lo mette più avanti. E da mezzala è stato spesso devastante perché ha gamba e piedi buoni. Sta dando tantissimo alla Salernitana, non solo perché ha già segnato sette gol".

A proposito di ex, Jaroszynski fa il difensore puro ora...

"Ventura gli ha trovato per me la collocazione perfetta da centrale di sinistra. Parla poco, ma corre per due e nelle chiusure è sempre puntuale. Anche parecchio determinato. Altro punto fermo".

Passo indietro: la fotografia della promozione del 2001 del suo Chievo?

"La mano di un grande allenatore come Delneri, il calore di un gruppo straordinario fatto di giocatori che ancora oggi sento spessissimo. Come Luciano, come Fabio Moro. Tutti e due ancora lì al Bottagisio. Leggende. Abbiamo creato anche una chat di WhatsApp, giusto per tenerci sempre aggiornati".

Corradi l’ha messa in modalità silenziosa, dice che De Cesare scrive troppo...

"Scherza sempre lui, come una volta. Non siamo cambiati neanche dopo vent’anni. Un orgoglio far parte di quel Chievo. E in bocca al lupo per lunedì. Attenzione, perché oggi non c’è avversario peggiore della Salernitana".

Sezione: News / Data: Dom 16 febbraio 2020 alle 18:30 / Fonte: l'Arena.it
Autore: TS Redazione
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