“Associare la parola stress al mondo del calcio è blasfemo, cosa dovrebbero dire gli altri lavoratori? Nessuno poteva aspettarsi questa pandemia, ora vediamo di far ripartire i campionati nel migliore dei modi. A breve ci sarà un incontro tra Governo e Federazioni per le determinazioni finali, successivamente la Salernitana si riattiverà nel pieno rispetto di quanto ci sarà detto”. Così il direttore sportivo Angelo Fabiani in esclusiva alla redazione di TuttoSalernitana. Il ds, che ha rappresentato un fondamentale punto di riferimento per la società in queste settimane difficilissime, fa il punto della situazione:  “Concludere il campionato significherà non scontentare nessuno, sarà il campo a decidere i vari verdetti. Vedremo in seguito se ci sono i tempi per concludere la stagione, ci hanno detto che non si può andare oltre il 20 agosto. Ci sono 10 gare da disputare, con Ascoli e Cremonese che hanno una partita in sospeso e la post season con playoff e playout. In estate ci saranno temperature elevate, un problema per tutte le squadre ancor di più dopo una lunga sosta tutt’altro che preventivata. Siamo pronti a fare un sacrificio, la palla passerà presto ai calciatori e dovranno dimostrare di avere la forza necessaria. C’è comunque il piano B studiato da Gravina: se non ci fossero i presupposti si potrebbero disputare soltanto gli spareggi per la promozione e per la retrocessione”.

Ancora sulla ripresa dei campionati: “Tutte le società che vogliono fortemente la ripresa sono quelle che non corrono rischi, poi ci sono altri club che, per interessi di scuderia, fanno discorsi completamente diversi. Oggi ritengo che bisogna pensare tutti nella stessa maniera e andare nella medesima direzione, ci sono delle indicazioni che arrivano dalla Lega e dalla Federazione e bisogna farsi trovare pronti. Su Lotito ho letto tante cose, addirittura che mi abbia contattato per parlare degli stipendi: non è così! La verità è che la nostra società, così come tutte le altre, dovrà fare un ulteriore investimento per adeguarsi al protocollo tra tamponi, controlli e quant’altro. Non vogliamo prenderci meriti particolari, ogni club cadetto ha voglia di ripartire. Se i campionati finiscono è meglio per tutti, la serie B ha un suo profilo e le sue scadenze mentre in A sussiste il problema delle coppe europee. E’ il momento di raccogliere i cocci, cercare di mettere a posto il vaso e di andare avanti. Non ci sono responsabilità, il Covid è un maledetto virus che ci ha messo in ginocchio determinando problematiche a 360°”.

Si prevede, comunque, un calcio totalmente diverso: “Mai come in questo momento, purtroppo, bisogna fare di necessità virtù. I tempi sono quelli che sono, se il campionato finisce il 20 agosto è naturale che le date abituali cambieranno. La finestra andrà allungata, solo con il passare del tempo potremo rivedere un minimo di normalità. Due gironi di B? Si sta un po’ troppo fantasticando, mi sembra un’idea bizzarra. Per prenderci la cadetteria abbiamo sudato e non poco, i meriti sportivi vanno conquistati sul campo e non si può sminuire il valore patrimoniale di chi ha guadagnato tutto sul terreno di gioco. Sarebbe inaccettabile: un conto è prevedere un paio di squadre in più per necessità, ma rivoluzionare tutto significherebbe mettere in ginocchio il sistema. C’è chi ha titolo per fare la B, voglio bene a Guarascio ma è chiaro che la posizione di classifica orienta i giudizi verso una o l’altra direzione. Spiace per il Livorno, ma Spinelli sarà sempre favorevole al blocco dei campionati. Il salto di maturità sarebbe remare tutti nella medesima direzione, occorrono serietà e buonsenso. Il Benevento ha ampiamente meritato la promozione e farà la serie A, tutte le altre dovranno sudarsela”.

Fabiani chiosa così: "Siamo a cospetto di qualcosa di diverso, ma bisogna adeguarsi per non fermare tutto. Il calcio muove un mondo di lavoratori, mi riferisco anche ai giornalisti e agli operatori dell'informazione. Dobbiamo essere rispettosi della nostra professionalità, ma anche delle esigenze di chi vive con lo sport e per lo sport. Non è normale allenarsi a luglio e agosto, ma è fondamentale venirsi incontro a vicenda. Stipendi? Facciamo l'esempio del direttore sportivo Fabiani: il mio ingaggio va distribuito su 12 mensilità. Su base annua si pagano anche i calciatori. Ognuno si gestisce come meglio crede, c'è un discorso avviato e ci sono delle situazioni e problematiche da valutare giorno dopo giorno. Se si protrae la stagione è normale che il prolungamento contrattuale sarà automatico. Tutti i lavoratori faranno gli straordinari e non si lamentano, non penso che ad un atleta fermo da tre mesi possa pesare rivedere il piano vacanze". 

Sezione: News / Data: Gio 21 maggio 2020 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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