Gravina e il caso Brescia: "Troppe strumentalizzazioni". Bedin: "Tutto coerente"

Adesso ci sono delle date, che fanno sperare che i contraccolpi del caso Brescia sulla Serie B possano avere presto una fine. Il Consiglio federale ha stabilito che il playout - rinviato dalla Lega B una settimana fa - si disputerà il 15 e il 20 giugno, tenendo dunque conto della finestra Fifa (2-10 giugno) per il rilascio degli atleti potenzialmente impegnati con le loro nazionali.

A fare il punto, concedendosi qualche frecciata, è stato Gabriele Gravina: "Abbiamo presentato fedelmente i dati fattuali della situazione del Brescia, a noi molto chiara, ma anche molto strumentalizzata e raccontata con false rappresentazioni. E questo la dice lunga su quelle che sono a volte nel nostro Paese le modalità per mascherare alcune lacune della politica gestionale, additando poi chi non ha certe responsabilità. Se qualcuno pensa che tutto sia stato fatto per agevolare altri soggetti è una grande menzogna, evidentemente vuole mascherare altro. Giovedì ci sarà la prima sentenza al Tfn, aspettiamo che gli organi di giustizia facciano il loro corso. Quello che voglio sottolineare è che questa è stata l’occasione per riaffermare la grande capacità e competenza degli organi federali, che si sono mossi con celerità e responsabilità: la notifica è del 16 maggio e in meno di 48 ore si è arrivati alla segnalazione della Covisoc e alla chiusura indagini da parte della Procura con il deferimento del Brescia".

Che rischia il -4 in classifica mandando al playout Salernitana (rigettato anche il secondo ricorso al Coni) e Samp. La decisione del Consiglio va nella direzione della Lega B, che ha proposto di attendere l’esaurimento dei gradi di giudizio endofederali (Tfn e Corte d’Appello) e di concedere alle squadre coinvolte - Frosinone, Brescia, Salernitana e Samp - un nuovo termine di ammissione ai campionati, dal 6 al 24 giugno. Il presidente Paolo Bedin ringrazia "Gravina e i consiglieri per aver condiviso il percorso intrapreso. Quanto emerso in Consiglio è coerente con la linea tracciata dal nostro Direttivo".