Il calcio degli scandali penalizza famiglie e tifosi. CCSC: "In trasferta siamo stati esempio di correttezza"

Stangata per il tifo granata. Dopo la sospensione della gara di ritorno dei playout all’Arechi contro la Sampdoria, il Ministero dell’Interno ha disposto il divieto di trasferte per i tifosi della Salernitana dal 1° agosto al 1° dicembre 2025. Un provvedimento durissimo, adottato in seguito ai disordini che hanno portato all’interruzione del match — sedili lanciati, petardi e bombe carta — e che ora colpisce l’intera tifoseria.

Il Centro Coordinamento Salernitana Club (CCSC), con il patrocinio dei legali Oreste Agosto, Massimo Falci e Carlo Balbiani, ha già annunciato che impugnerà il decreto nelle sedi opportune. “Un ristretto numero di tifosi si è reso protagonista di episodi inaccettabili, ma già individuati — si legge nella nota —. La loro condotta, che stigmatizziamo, non può penalizzare una tifoseria che in numerose trasferte, anche con oltre 4.000 presenze, ha sempre dimostrato correttezza e compostezza”.

Il CCSC ha chiesto formalmente alla Salernitana copia del provvedimento, ritenendolo lesivo del diritto alla partecipazione e al sostegno della squadra del cuore. “Non si può criminalizzare un’intera comunità per l’errore di pochi”, si legge in conclusione. Una nuova battaglia legale si apre dunque all’ombra dell’Arechi, mentre l’estate granata si fa sempre più rovente.