L'allenatore Gaetano Fontana è intervenuto a 'TuttoSalernitana', trasmissione in onda su SeiTv. Ecco le parole del mister: "Mancato arrivo a Salerno lo scorso anno? È stata un'occasione persa per tutti. Si poteva fare un buon lavoro perchè c'era piena condivisione con Petrachi. Alla fine è andata così e guardiamo avanti".

La Salernitana ha iniziato bene nonostante la rivoluzione e qualche difficoltà in difesa.
"Tutto naturale e normale quello che sta accadendo. Quando cambi tanto non solo a livello tecnico e quando vieni da una retrocessione con il fatto che devi vincere per forza, diventa tutto più complicato. In questa fase di costruzione e formazione sono fondamentali i risultati a prescindere ds come arrivano. Poi ci sarà tempo per mettere tutto a posto, anche perchè la rosa è competitiva e profonda, la guida tecnica è una garanzia per cui credo che ci siano tutti gli ingredienti per fare bene. In questo periodo è normale qualche sbavatura o qualche prestazione non in linea con la forza della squadra".

Raffaele sta cercando di portare avanti un credo calcistico, senza inventarsi nulla e senza stravolgimenti.
"Ha avuto un'esperienza importante anche a Catania. Conosce l'esigenza e la pressione di certe piazze, diverse da tante alte. Dal punto di vista tecnico, è importante portare avanti la propria idea e che sia convincente con i propri giocatori. È meglio una cattiva idea condivisa che tante buone idee non condivise. Conosce molto bene la categoria, negli ultimi anni ha fatto bene, si sta misurando in una piazza importante ed esigente ma ha la struttura per poter reggere la pressione, sapendo che anche una vittoria sottotono può essere criticata, figuriamoci altri risultati. È normale anche questo quando lavori in certi club in cui devi vincere, basta pensare che questo club due anni fa era in A. È un prestigio per lui e i giocatori ma anche un obbligo morale per cercare di mettere insieme tutte le cose per portare la macchina in Serie B".

Domenica il derby con la Cavese.
"A Salerno forse è meno sentito rispetto a Cava. Questo può già rappresentare un prpblema, sanno di essere sulla carta leggermente inferiori e quindi i ragazzi potrebbero attivarsi dal punto di vista emotivo per annullare il gap tecnico. Quindi trattandosi di un derby le insidie sono sempre dietro l'angolo. La Salernitana per vincere deve cercare di lavorare ogni situazione nel migliore dei modi. Come ha già visto, niente è scontato e tutte le squadre che affrontano i granata aumentano il livello dell'attenzione e della qualità. Batterla o ostacolarla può rappresentare un motivo di vanto".

Il 3-5-2 è l'abito adatto per questa squadra o potremmo vedere anche un 3-4-3?
"Non è corretto da parte mia suggerire il miglior modulo. Anche perchè non ho i ragazzi quotidianamente. È una squadra che può permetterti di variare anche perchè ci sono caratteristiche diverse tra i vari componenti della rosa. Può essere una soluzione a gara in corso o cambiare gara dopo gara a seconda dell'avversario. Io ero un giocatore tecnico e amavo giocare con la palla e mi arrabbiavo quando passava sopra la mia testa e non potevo toccarla e gestirla. Qualsiasi cosa io faccia, è con lo scopo di ottenere un risultato attraverso il 'fare'. È un atteggiamento che mi porto anchee da allenatore, non riesco ad aspettare che le cose avvengano per caso, mi sforzo per ottenere il risultato e questo deve essere il pensiero dei calciatori che alleno, al di là del modulo. Passo per un allenatore da 4-3- ma l'ho fatto solo un paio di volte. La cosa migliore è appoggiarsi sui principi di gioco, credo nella motivazione. La squadra deve essere orientata verso un lavoro maniacale durante la settimana. Se non si mette la sana cattiveria poche volte riesci a vincere".

Tra Salernitana, Benevento e Catania quale l'ha impressionata di più?
"Benevento sicuramente. A queste aggiungerei in questo momento anche il Cosenza, pur non avendo una squadra numericamente al pari delle altre tre".

Fontana si mantiene giovane.
"Una volta a Coverciano Ulvieri ci chiese come potesse venire fuori un campione. Ci disse che sono i geni di mamma e papà. Per rimanere giovane do la stessa risposta".

Fontana è senza panchina, ha rifiutato qualcosa?
"Brutto parlare di rifiuto. Ho massimo rispetto per chi mi contatta. La storia di Salerno mi è rimasta in gola, sarebbe stata un'occasione per raggiungere obiettivi importanti. Sono in attesa di poter pianificare un percorso che mi consenta di giocarmela per vincere il campionato o lottare con le prime della classe. Cerco per quanto possibile questa scelta poi c'è sempre l'imponderabile. La voglia di tornare è tanta per chi lo fa con tanta passione come me. In conclusione voglio mandare un saluto alla piazza di Salerno. L'ho affrontata da avversario quando c'era Delio Rossi, è una bestemmia che stia in C".

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 02 ottobre 2025 alle 21:00
Autore: Lorenzo Portanova
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