Venerdì la Salernitana di Fabrizio Castori approderà al Mapei Stadium di Reggio Emilia per dimostrare di saper dare continuità ad un successo, come quello maturato contro l’Ascoli. La sfida con la Reggiana di Massimiliano Alvini sarà un esame importante per i granata, ai quali toccherà poi fare i conti con le altre big da qui alla fine del campionato.

L’ex di turno scelto per questa sfida tutta granata è Pietro Strada: ex centrocampista, nato a Brescia l’11 dicembre 1969. L’esordio tra i professionisti per Strada arriva nell’86, con la maglia dell’Ospitaletto in C2, sotto la guida di un allenatore non proprio banale: Gigi Maifredi. Un anno riceve una di quelle chiamate che solitamente ti svoltano la carriera: quella del Bologna, col quale esordisce in Serie B appena diciassettenne.

Proprio a Bologna, tuttavia, inizierà il suo calvario con quei problemi fisici, che lo accompagnerà per tutta la sua vita calcistica. Una grave distorsione alla caviglia lo costringe ad una prima operazione, poi più avanti sarà il turno – per ben due volte – dei legamenti del ginocchio sinistro.

Nel 1992 è la Salernitana ad acquisire le sue prestazioni sportive: a Salerno mette a segno 13 reti in 87 apparizioni. Nell’arco della sua avventura in terra campana, durata tre anni, ha anche il tempo per aiutare i granata a strappare una promozione dalla Serie C1 a quella cadetta.

L’anno successivo cambia la maglia, ma non i colori: è la volta dell’approdo alla Reggiana, dove viene allenato da Carlo Ancelotti. Il legame con l’allenatore di Reggiolo è forte: re Carlo, infatti, decide di portarlo al Parma, dove gli regalerà anche presenze in Champions League e conseguente convocazione in Nazionale.

La carriera di Pietro Strada – come già riportato - è stata negativamente segnata dai non trascurabili problemi fisici, senza i quali avrebbe magari conosciuto scenari diversi. Il talento non gli è mai mancato: peccato, però, che troppo spesso la Dea Bendata gli abbia voltato le spalle.

Sezione: News / Data: Mer 24 febbraio 2021 alle 20:30
Autore: Ferdinando Gagliotti / Twitter: @Ferdinandogagl3
vedi letture
Print