A testa alta, e tra gli applausi dei tifosi, nonostante un amarissimo ko con l’Atalanta. La Salernitana, però, sa di poter contare sull’affetto della sua gente, specie dopo prestazioni come quella sciorinata ieri l’altro all’Arechi, tutta cuore e generosità, che non è servita per poter portare punti a casa, ma sicuramente ha offerto segnali positivi dopo la debacle di Torino. Ed è proprio la partecipazione della tifoseria granata la viva testimonianza dell’apprezzamento, e di un ritrovato entusiasmo, in vista del prosieguo del campionato, ma soprattutto in vista della già fondamentale gara di mercoledì con il Verona, primo turno infrasettimanale della stagione e sfida con avversario probabilmente alla pari per la formazione di Fabrizio Castori. La Curva Sud in primis, ma anche il resto dello stadio, hanno spinto per oltre 90’ i suoi ragazzi, concretizzando un’atmosfera adrenalinica che anche i calciatori non potranno non aver notato, lottando su ogni pallone e giocando alla pari con una formazione, la Dea, capace di imporsi su palcoscenici prestigiosi come quelli della Champions League. Ne è uscita una sconfitta, la quarta consecutiva, il segno zero alla voce punti fatti rimane, ma non per questo la torcida dell’ippocampo ha evitato di applaudire e incitare a scena aperta Djuric e compagni.

I primi. boati sono stati per le giocate di Ribery, capace spesso anche con un solo tocco di conferire fluidità alla manovra della squadra, ma gli apprezzamenti, specie all’intervallo sono arrivati convinti per tutti, specie per un Gondo letteralmente indemoniato, premiato con una convinta standing ovation al momento del cambio. Il ritorno degli ultras in Curva Sud Siberiano, poi, ha fatto il resto, per una carica che potrà essere arma in più nelle prossime partite casalinghe, a partire dall’assalto agli scaligeri, a patto però che la squadra riesca a mostrare la stessa aggressività, e cattiveria agonistica messe in campo contro l’Atalanta, che pure, nella persona di Gian Piero Gasperini, peraltro ex giocatore della Salernitana, altro non ha potuto fare che lodare l’ambiente e il tifo organizzato dell'Arechi dopo il 90’. Non è mancato qualche momento di tensione prima del fischio d’inizio, quando qualche tifoso, che seguendo il regolamento si è presentato ai tornelli con documentazione stampata, ha dovuto recuperare una versione digitale del green pass sul proprio cellulare su richiesta degli steward, mentre altri supporters sono rimasti fuori dopo il fischio d’inizio perché sprovvisti invece del biglietto stampato, condizione irrevocabile per accedere allo stadio. Ora, però, è già tempo di archiviare polemiche e un pizzico d’umanissima delusione, che tra poche ore il popolo granata dovrà provare a spingere di nuovo la sua squadra del cuore, magari verso la prima, agognata, vittoria in campionato.

Sezione: News / Data: Mar 21 settembre 2021 alle 11:00
Autore: TS Redazione
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