Dopo la vittoria nel derby con il Benevento, la Salernitana non vuole arrestare la propria corsa, e questa volta sulla strada dei granata ci sarà il Brescia di Cristian Brocchi. Conosciamo meglio l’allenatore lombardo: muove i primi passi da calciatore nelle giovanili del Milan. Il suo esordio tra i professionisti però risale al 1995 con la maglia della Pro Sesto in C1.  Dopo due stagioni nei biancocelesti, passa sempre in prestito alla Lumezzane, per poi essere ceduto a titolo definitivo al Verona in B, nella stagione successiva. Nella sua esperienza con i gialloblù Brocchi conquista la promozione in Serie A, e le sue ottime prestazioni convincono l’Inter a puntare su di lui. Con i nerazzurri le cose non vanno bene e dopo un solo anno ritorna al Milan, in virtù dello scambio con Andrés Guglielminpietro. Dal 2001 al 2008 (parentesi alla Fiorentina nella stagione ‘06/’07 a parte) Brocchi con la maglia della squadra dove è cresciuto conquista 1 Campionato, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana, 2 Champions League, 2 Supercoppe europee ed un Mondiale per Club. Nella stagione 2008/09 passa alla Lazio, squadra con cui chiuderà la propria carriera cinque anni più tardi.

Appese le scarpette al chiodo, Brocchi inizia l’avventura da allenatore proprio nel Milan, squadra che lo ha lanciato nel mondo del calcio. L’ex centrocampista guida prima gli Allievi, e poi nel 2014 subentra a Pippo Inzaghi alla Primavera rossonera. L’esordio di Brocchi tra i grandi è datato 12 aprile 2016, quando il Milan, dopo aver esonerato Siniša Mihajlović, gli affida la prima squadra. Dopo un girone di ritorno con più bassi che alti, le strade di Brocchi e Milan si separano a fine stagione. Arriviamo dunque all’attuale campionato di Serie B, con la chiamata del Brescia, orfano di Boscaglia. In questo avvio di stagione Brocchi si è quasi sempre affidato al 4-3-1-2, con ottimi risultati. La squadra lombarda, infatti, ha dovuto affrontare un calendario piuttosto ostico fin qui, riuscendo comunque a racimolare 11 punti. In più tra le mura amiche la sua squadra non ha ancora perso, riuscendo a fermare formazioni del calibro di Carpi, Bari e Frosinone, tutte compagini accreditate alla vittoria finale del campionato. Non sarà una gara facile dunque, ma la Salernitana ha l’obbligo di fare la propria partita e puntare al bottino pieno. 

Sezione: News / Data: Sab 15 ottobre 2016 alle 11:00
Autore: Simone Gallo
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