"Esperienza incredibile, mi sento fortunato. E’ qualcosa di straordinario, ripensando a tutta la strada fatta". Ha dichiarato Pasquale Mazzocchi ai microfoni della Rai. Dalla Serie D (con il Rimini e con il Parma tra il 2014 e il 2016) alla Nazionale dopo essere transitato dal Piacenza (Lega Pro) e dal Perugia in B prima di salire con il Venezia. "Alla Salernitana devo tutto, non solo al presidente. Penso ai tifosi, ai compagni. Mi hanno aiutato a centrare l’obiettivo. La convocazione è un punto di partenza, non di arrivo. La Nazionale te la devi meritare". La gavetta, iniziata nel vivaio del Benevento, era proseguita con la Primavera del Verona. Non si è mai fermato. "Pensano sia un portafortuna. Viene tutto dal sacrificio, dal carattere. La verità è che non mi arrendo mai". Lo chiamavano “mezzo chilo” da bambino. "A Napoli ognuno ha il suo soprannome. Ero magrolino. Con il passare del tempo, crescendo, mi sono irrobustito". I genitori vivono l’emozione di Barra. "Piangono da tre giorni perché sono in Nazionale, ancora non ci credono". Il suo calcio è anche divertimento. "Bisogna sorridere, giochiamo a pallone per lavoro. Ora sono l’idolo del quartiere, tutti tifano per me, perché sono arrivato a questi livelli". Pensate se dovesse esordire.

Sezione: News / Data: Mer 21 settembre 2022 alle 17:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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