L'ex attaccante della Salernitana Ettore Mendicino (ritiratosi dal calcio giocato a 33 anni e ora impegnato con il progetto LUISS, università di Roma che ha anche una società calcistica)) ha rilasciato alcune dichiarazioni a 'lacasadic.com' in cui parla anche della sua esperienza in maglia granata: "Dopo il Covid sono rimasto senza squadra. Andai a giocare quasi 'a gratis', ma non mi divertivo più. L’età avanzava, i problemi fisici anche e io mi stavo disinnamorando di questo mestiere. Sono andato in Serie D, a Ravenna, dove ho trovato un ottimo ambiente. Rischiammo la promozione, mi aspettavo per ciò che avevo dato per la maglia un progetto che mi facesse tornare l’entusiasmo, che non è arrivato. Non avevo più ambizioni vere e proprie".

"Calcio? Non mi manca. A oggi sono una persona estremamente felice. Se la Salernitana è in Serie A è anche grazie a chi ha vinto la Lega Pro. Sono stato capitano del Siena, ho giocato in Serie A con la Lazio, ho vissuto momenti unici nella mia vita. Sono orgoglioso della mia carriera. Ho preso tantissime botte ma mi sono sempre rialzato” ha proseguito Mendicino. 

Tra i momenti che difficilmente dimenticherà c'è la promozione in B con la Salernitana: "In quella stagione ho avuto tanti problemi, tra cui uno importante al cuore. Ho avuto anche una perdita dei sensi a Matera. La promozione contro il Barletta, in una partita dove ho segnato e vincemmo, davanti a uno stadio con 30.000 persone non me la dimenticherò mai. Quelle emozioni me le porterò sempre dentro".

Sezione: News / Data: Mer 06 dicembre 2023 alle 19:30
Autore: Lorenzo Portanova
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