Solo sei mesi vissuti insieme ma fondamentali per un rapporto di affetto reciproco, oltre che di stima, che prosegue ancora oggi. Alfonso Camorani è legatissimo alla sua doppia esperienza alla Salernitana, la seconda delle quali passata proprio sotto le dipendenze di Pioli, tecnico del Milan che domani affronterà il suo passato a San Siro, cercando di dare ulteriore slancio al sogno scudetto contro la prima squadra guidata in carriera tra i professionisti.
Con Pioli ha sempre vantato un rapporto che va oltre al calcio?
"I risultati parlano per lui, la sua carriera è sotto gli occhi di tutti, ma il mister è una persona eccezionale dal punto di vista umano. È sempre stato bravo a fare gruppo, sin dai tempi della Salernitana ha saputo gestire con maestria sia i giovani che i giocatori più esperti, deve continuare così come sta facendo, non è facile gestire un certo Ibra e sta dimostrando tutte le sue capacità. E’ sicuramente il tecnico al quale sono più legato, insieme a Zeman, che mi ha reso calciatore lanciandomi proprio a Salerno".
Può ambire allo scudetto? "Glielo auguro con tutto il cuore, spero che lo vinca il Milan, anche se penso che forse l’Inter ha qualcosa in più, senza dimenticare il Napoli, che però ha una rosa un po’ più corta e i tre infortuni di mercoledì lo dimostrano. E’ un campionato che si giocheranno in tre, la Juve è sempre la Juve, ma ha ben dodici punti da recuperare, sono tanti, e poi deve fare la corsa su più squadre, non sarà semplice".
E la Salernitana che impressione le ha fatto?
"La seguo sempre, come tutte le altre squadre nelle quali ho giocato e alle quali sono maggiormente affezionato. Sono amareggiato, onestamente mi aspettavo di più dal mercato. Ribery è stato un bel colpo, ma è difficile che faccia la differenza da solo. La situazione della società rende tutto molto più difficile, i tifosi sono gli unici a pagare, non meritano tutto ciò. In ogni caso ritengo che si possa ancora credere nella salvezza, anche se passa tutto dagli scontri diretti ma soprattutto dall’Arechi. E’ vero ci sono tante squadre più attrezzate, ma la distanza in classifica è ancora molto corta, certo serviranno almeno tre rinforzi importanti di assoluto livello nel mercato di gennaio".
Un aneddoto che potrebbe raccontare la sua esperienza con Pioli?
"Lo ripeto da anni, penso alla corsa per andare ad abbracciarlo quando vincemmo con la Fiorentina. Punizione per noi, la tocco subito per Di Vicino, che crossa per Bogdani, facendoci battere i viola all’Arechi. Destino ha voluto che il giorno dopo ho firmato proprio per la squadra toscana, ma ho dimostrato a lui e ai tifosi di esser stato professionista fino all’ultimo, dando il massimo contro una squadra che dopo poche ore sarebbe diventata la mia. Mi è dispiaciuto lasciare la Salernitana, in quei mesi abbiamo fatto grandi cose insieme a Salerno, ecco perché ho voluto ringraziarlo così".
Un rapporto, quello con il tecnico del Milan, che ancora oggi è molto attivo.
"Sì, ci siamo sentiti spesso, l’ultima volta un mese fa, gli ho detto che voglio andarlo a trovare a Milanello e poi vedere una partita a San Siro, con me ci sarà anche Antonio Maschio, un altro ex granata. Lo ripeto, al di là della partita di domani, spero che il Milan vinca lo scudetto e che la Salernitana si salvi".
E secondo lei che tipo di partita sarà?
"Tanto vale giocarsela, provare a cercare di fare qualcosa anche in fase offensiva. Sulla carta il risultato è scontato, ma se ti chiudi senza proporre niente rischi anche di esporti a brutte figure. Ma dal punto di vista emotivo non vanno preparate partite del genere, sono talmente affascinanti, San Siro mette stimoli da solo, specie per chi scenderà in campo la prima volta in quello stadio".
Si aspettava il cambio in panchina tra Castori e Colantuono?
"Parto dal fatto che dopo il campionato dello scorso anno è stato giusto ripartire da Castori, non mi convince piuttosto la scelta del sostituto. Colantuono non può subentrare, ha bisogno di partire da luglio, di tempo per lavorare sulle proprie idee, a Salerno servivano i classici allenatori da salvezza in corso d’opera, con esperienza in serie A, bravi a traghettare le squadre verso l’obiettivo".

Sezione: News / Data: Sab 04 dicembre 2021 alle 10:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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