Se la Salernitana post Covid non ha brillato come lecito attendersi, la responsabilità è anche di alcuni calciatori di livello assoluto che non sono riusciti a fare la differenza contrariamente a quanto accaduto prima del lungo stop. Tra questi, un po' a sorpresa, c'è Ramzi Aya che, dopo l'incertezza di Chiavari, ha vissuto una serata da incubo venerdì scorso a cospetto della Juve Stabia. Il cartellino rosso rimediato dopo tre minuti poteva incidere negativamente sul resto della partita, per fortuna la squadra ha sfoderato una prova di grande cuore e organizzazione malgrado l'inferiorità numerica. Mortificato per l'accaduto, ma in parte giustificabile perchè è scivolato mentre prendeva posizione, l'ex Catania ha comunque festeggiato con i compagni complimentandosi per il 2-1 finale e per una classifica che inizia ad essere interessante. Un gesto apprezzato da Ventura, che denota attaccamento alla maglia e spirito di gruppo. Nelle nostre pagelle non siamo stati tenerissimi in queste settimane, ma abbiamo rimarcato sin da gennaio che il suo arrivo ha migliorato e di molto un reparto difensivo in difficoltà nel girone d'andata e che aveva bisogno della sua personalità. Non a caso la Salernitana ha subito più di un gol soltanto quando Aya non è sceso in campo: è accaduto a Verona (2-0 per il Chievo) e la settimana scorsa nel 3-3 pirotecnico con la Cremonese. Ad Ascoli non ci sarà ed è assenza pesante, ma nello scontro diretto col Cittadella avrà la possibilità di riscattarsi e di scendere in campo atleticamente fresco e mentalmente carico. Sminuire la sua importanza per un rosso- per quanto ingenuo- sarebbe un errore. Non a caso la società e la dirigenza hanno investito in largo anticipo per assicurarsene le prestazioni anche per il prossimo campionato. 

Sezione: News / Data: Lun 06 luglio 2020 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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