E' stato uno dei tanti tormentoni estivi, una trattativa che divise totalmente la tifoseria tra chi voleva che Faggiano orientasse altrove le proprie attenzioni e chi invitava l'ambiente a non entrare in dinamiche sportive e giudiziarie ancor prima che fosse emessa una sentenza certa e definitiva. La storia di Michael Liguori è nota a tutti. Un campionato vinto da protagonista con la maglia del Padova, offerte da club di categoria superiore, ma anche una brutta vicenda personale culminata con la condanna a 3 anni e 4 mesi da parte dei giudici del tribunale di Teramo per una presunta violenza sessuale aggravata ai danni di una ragazza minorenne.

Naturalmente non è opportuno entrare nello specifico: ci sono gli organi preposti che stanno facendo le indagini del caso. Ma è ovvio che la notizia ebbe una grossa risonanza mediatica nel mese di luglio, al punto che parte degli ultras della curva Sud espose uno striscione all'esterno della tribuna dell'Arechi attaccando l'uomo prima ancora che il professionista. "A Salerno non ti vogliamo" fu mantra ricorrente, mentre sul web in tanti prendevano le distanze: "E' un giocatore forte, non facciamo i giudici e pensiamo a tifare per la Salernitana".

"Per noi è un calciatore di spessore, sta dimostrando con i fatti di voler indossare questa maglia. Al resto penseranno le autorità e gli avvocati, invito tutti ad essere cauti perchè condannare prima del tempo è un grosso sbaglio" fu, in estrema sintesi, la replica di Faggiano che, con caparbietà, superò anche la diffidenza della società. Per una quindicina di giorni Liguori è stato semplice spettatore di quanto accadeva in ritiro, visto che il club aveva anzitutto necessità di cedere per abbassare il monte ingaggi. Non proprio l'atteggiamento tipico di chi dovrebbe allestire una corazzata dopo una doppia retrocessione di fila. Alla fine l'attaccante firmò il contratto ponendo fine ad una telenovela che non gli permise di svolgere la preparazione fisica, con annessa clausola che prevede la risoluzione immediata e automatica in caso di ulteriore condanna. Un fardello che comunque potrebbe incidere dal punto di vista psicologico.

Dopo un esordio così e così col Siracusa, Liguori si è fermato per un infortunio muscolare ma domenica, finalmente, tornare in campo e dare il proprio contributo alla causa. "E' bello che festeggino le vittorie sotto la curva anche i giocatori che erano in panchina o indisponibili per infortunio" disse Raffaele dopo la vittoria nel derby con la Cavese, con Liguori scatenato sotto la Sud. Senza fischi. E con la voglia matta di conquistare il cuore della gente a suon di gol e giocate spettacolari proprio come accaduto a Padova e in tandem con quel Villa che è amico fraterno con cui spera di celebrare a fine anno la seconda promozione consecutiva.

Dal punto di vista tattico bisognerà capire come Raffaele intenderà inquadrarlo nel 3-5-2, visto che è soprattutto un esterno offensivo bravo nell'uno contro uno e dotato di grande rapidità. Nelle prime due uscite ufficiali ha agito da seconda punta, sembrando a tratti spaesato. Nel 3-4-1-2 potrebbe fungere da trequartista. Nel 3-4-3 o nel 4-2-3-1 sarebbe perfetto. Al mister il compito di sfruttarne appieno potenzialità indiscutibili e che, in C, possono fare la differenza.

Sezione: News / Data: Sab 18 ottobre 2025 alle 16:30 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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