Fu il primo acquisto della sessione estiva del mercato 2018-19, un elemento di grande esperienza che avrebbe dovuto essere uno dei perni del centrocampo. Tuttavia, al netto del grande attaccamento alla maglia, non è riuscito a lasciare a Salerno una traccia indelebile. L'ex centrocampista di Catania e Salernitana Andrea Mazzarani è stato intervistato da 'TuttoSalernitana':  

"Non mi aspettavo il doppio salto all'indietro. Dalla A alla B si poteva mettere in preventivo ma dalla B alla C, con la squadra che aveva, non era possibile. Dispiace vederla lì ma ora vedo che è partita alla grande. Salerno l'ho vissuta un anno ed è stato un periodo difficile da descrivere. L'inizio fu importante, con lo stadio pieno e belle scenografie; poi le cose sono andate male e ci siamo salvati solo all'ultimo minuto ai rigori. I tifosi erano arrabbiati ma non hanno mai fatto mancare la loro passione. È un pubblico che fa la differenza come quello di Catania, lo stadio risponde sempre alla grande e può essere l'arma in più in un campionato difficile dove ne vince solo una e dove non ci sono partite abbordabili. Con le squadre meno blasonate il pubblico può fare la differenza".

Si apre l'angolo dei ricordi: "Con Colantuono era un problema di modulo perchè giocavamo col 3-5-2, ma quando ho avuto spazio ho segnato e fatto bene pur sapendo che il mister preferisse Castiglia. Col cambio di allenatore poi sono iniziati alcuni problemi ma sono contento che ci siamo salvati. L'Arechi ti resta impresso nel cuore. Col Perugia chiedemmo all'arbitro di non far iniziare la gara per consentirci di ammirare la coreografia della curva".

Mazzarani si proietta poi alla gara di domani: "Raffaele è un allenatore a cui piace stare sul campo, non di tante parole ma che vuole la squadra che corre. La Salernitana ha il giusto connubio tra mister e giocatori, c'è gente che fa la differenza in C. Categoria in cui la fame conta più del nome. In B si va con la difesa forte perchè ci sarà il momento in cui non girano le cose dal punto di vista offensivo e allora serve la solidità. Sono molto contento per Villa, ragazzo che merita altre categorie. Fischi ad Inglese? C'è anche un po' di paura evidentemente. Quello che conta è che a Catania ha fatto molto bene e questo non si cancella. Tra gli avversari menzionerei Casasola e Di Tacchio con cui ho condiviso l'avventura di Salerno"

Sezione: Pillole di Storia / Data: Sab 18 ottobre 2025 alle 15:30 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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