Domenica 23 maggio 1999 stadio Garilli di Piacenza e domenica 15 maggio 2025 stadio Luigi Ferraris di Genova. Cosa hanno in comune queste date e questi impianti sportivi? Poco più di ventisei anni fa in Emilia si giocava una partita decisiva per la salvezza della Salernitana, una squadra fortissima, che poi la storia futura avrebbe rivelato, che non poteva e doveva retrocedere. Domenica dovrebbe giocarsi, il condizionale d'obbligo è già eloquente di per sé, un' altra partita decisiva per la salvezza dei granata, tra la 'ripescata" Sampdoria e la Salernitana vilipesa. Stavolta dovrebbe essere una doppia sfida ma la partita decisiva siamo convinti sia la prima e non la seconda come logica vorrebbe. La Sampdoria, lo sanno anche le pietre, se vorrà avere chance importanti di permanenza in cadetteria dovrà vincere la gara uno, magari sfruttando il suo catino bollente per mettere almeno due reti di differenza tra sé e la Salernitana.

Un po' quello che avrebbero dovuto fare gli uomini di mister Marino all' Arechi contro un Frosinone e con dalla propria parte la spinta di trentamila e oltre cuori granata già muniti di biglietto e di tanta passione. F.I.G.C. e Lega di B ha voluto scrivere un' altra storia, cambiare il finale e calpestare in primo luogo le regole e le corrette procedure e poi, non ultimi però, i sentimenti di tanti appassiona di calcio, non solo fedeli al cavalluccio marino. Se quasi tutta Italia e tifoserie rivali sostengono la Salernitana (e forse "sotto sotto" tifano granata) allora qualcosa di strano sarà pur accaduto, e non si tratta di poca roba. Continuando sulle similitudini di quel tristissimo fine maggio 1999 e questa metà di giugno attuale , non possiamo non sottolineare la curiosa coincidenza che porta un altro arbitro all'ultima gara della carriera a fischiare,

Aureliano da Bologna come Bettin da Padova, fischietti quarantacinquenni di grande esperienza e al tramonto di una vita arbitrale brillante. A Piacenza sappiamo come finì purtroppo, con Bettin inseguito dai calciatori granata furenti e con Giacomo Tedesco a urlargli in faccia di tutto per un rigore solare negatogli dal direttore di gara padovano. Speriamo che le similitudini finiscano qui e che Aureliano non ripeta i misfatti del suo collega, dimostrandosi arbitro e uomo di spessore e , soprattutto, auguriamoci che l' esito sportivo sia diverso in modo da riservare agli avversari l' amarezza del salto all' indietro di categoria in esito a due partite aspre ma leali e dirette con rettitudine e trasparenza.

Speriamolo davvero anche se è difficile non ricadere nella cultura del sospetto e non provare timori e preoccupazioni, visto quanto di nefando è finora accaduto e quanto è stato subito dalla Bersagliera. Certo non vorremmo essere nei panni dell'arbitro Aureliano perché, per quanto abbia spalle larghe e esperienza ad alti livelli da vendere, avrà addosso una pressione enorme e tantissimi riflettori puntati contro, non solo a Genova e a Salerno, ma praticamente in tutto il paese. Esiste anche un comprensibile stato di allerta da parte delle autorità di pubblica sicurezza liguri e salernitane affinché tutto scorra per il meglio a livello di gestione dell'ordine pubblico prima, durante e soprattutto dopo due match inevitabilmente ad altissima tensione.

Il retour match a Salerno in particolare si profilerebbe assai delicato, ma a riguardo va detto che, se forse trenta anni fa al Vestuti una partita simile poteva essere ai limiti dell' ngiocabile, oggi il pubblico salernitano ha fatto passi da gigante a livello di civiltà e maturità, per cui se l'indignazione andrà gridata con forza così non dovrà essere per forme di violenza inaccettabili a prescindere dalla ragione o dal torto. La battaglia legale adesso la portino avanti con forza e convinzione i  validi legali assoldati dal club caro al patron Iervolino, mentre è necessario che i calciatori e lo staff tecnico granata siano calati sul campo e su una prestazione gagliarda da offrire per provare a vincerla contro tutto (e tutti?) sul rettangolo verde.

Sezione: News / Data: Ven 13 giugno 2025 alle 23:30
Autore: Raffaella Sergio
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