Nulla di nuovo sotto il sole, neppure nella gestione della crisi. Gian Piero Ventura resta l’allenatore della Salernitana, che da domani sarà in ritiro, anche se in sede, per preparare il match di domenica all’Arechi contro il Crotone. La società non ha preso in considerazione l’ipotesi del ribaltone in panchina né il tecnico s’è dimesso com’era possibile immaginare dopo averlo visto lasciare il campo prima del triplice fischio a Cittadella “per un’indisposizione personale”, ha precisato il club. Versione confermata da Claudio Lotito che ieri, a chi l’ha sentito e interrogato sulle vicende granata, ha minimizzato la gravità della situazione. Per il co-patron “non è successo niente”, Ventura non ha abbandonato la panchina in segno di resa e le responsabilità principali di questo crollo, clamoroso, accusato dalla squadra negli ultimi due mesi, sono dei calciatori. Il pluri-presidente, che da sabato sera gongola per l’impresa della sua Lazio (degli ex Salernitana, Strakosha e Luiz Felipe) contro la Juventus, un successo capace persino di riaprire la porta dei sogni scudetto ai biancocelesti, ha sentito telefonicamente Ventura, lo stesso ha fatto il ds Fabiani. E alla fine della fiera, tutti avrebbero dato rassicurazioni, la società al tecnico e viceversa. Va da sé che la fiducia non sia eterna e la pazienza neppure: anche in questo caso, vale nel rapporto allenatore-squadra e anche nel feeling tra il club e l’ex ct, che a sua volta un segnale dovrà darlo.

Sezione: News / Data: Lun 09 dicembre 2019 alle 12:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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