La retrocessione in Serie C del Palermo e la conseguente decisione di cancellare i playout ha rappresentato l’ultimo capitolo, ma certamente non quello finale, di una stagione maledetta per la Serie B. Riavvolgiamo il nastro per rivivere tutte le tappe di questo viaggio disastroso. 

LE PRIME AVVISAGLIE

La stagione si apre con il fallimento di tre società che si sarebbero dovute iscrivere al campionato 2018/2019: Bari, Avellino e Cesena. Quest’ultima, inoltre, viene anche penalizzata dal TFN della FIGC di 15 punti da scontare nel campionato di Serie D 18/19 per aver truccato i propri bilanci tramite plusvalenze fittizie attraverso il quale scambiava giocatori con il Chievo ad una valutazione fuori mercato.

LA TARANTELLA DEI RIPESCAGGI

I fallimenti di queste tre società spiana la strada alla richiesta di ripescaggio da parte di Novara, Catania, Siena, Ternana, Pro Vercelli e Virtus Entella. Dopo una battaglia legale per stabilire i criteri con cui stabilire le gerarchie, il 1 agosto la Corte d’Appello Federale ufficializza il ripescaggio in Serie B di Novara e Catania con il Siena candidata ad occupare il terzo posto libero.

PROVA DI FORZA

Ad ogni modo la decisione del CAF è vana dato che qualche giorno prima, su ordine del commissario straordinario della FIGC Roberto Fabbricini, la Lega B aveva deliberato che il campionato 2018/2019 si sarebbe disputato a 19 squadre. La Lega B comunica che i calendari del campionato Serie BKT 2018/19 saranno resi noti a Milano, nella sede di via Rosellini, lunedì alle ore 19 con l’organico previsto a 19 squadre.

Un atto di forza che spinge le squadre in corsa per un ripescaggio a cominciare una lunga battaglia legale ma ciò nonostante il 13 agosto, senza una sentenza ufficiale in mano e senza il beneplacito della FIGC che chiede al presidente Balata di prendere ulteriore tempo in attesa di conferme sui ricorsi, a Milano nasce ufficialmente il nuovo campionato.

E mentre ci si ritrova in “trepidante attesa” per il primo gol di CR7 in Serie A, accadono cose da terzo mondo in quel di Cosenza, dove la partita è stata rinviata a causa delle condizioni del terreno di gioco. La già compromessa immagine della Serie B viene ulteriormente danneggiata da quanto succede a Cosenza. O per meglio dire da quanto non succede.

Alla seconda giornata, infatti, i rossoblu dovrebbero affrontare allo stadio San Vito Gigi Marulla il Verona ma la partita viene rinviata perchè il terreno è in pessime condizioni. Anzi, è proprio senza erba. Nel frattempo la battaglia per la riforma del campionato prosegue.

Chi si schiera contro la Serie B a 19 squadre è il CONI che tramite Franco Frattini, presidente del Collegio di Garanzia, prova in tutti modi a ribaltare la decisione presa dalla Lega B ma nemmeno le pressioni del Comitato Olimpico spezzano il fronte delle squadre del campionato cadetto.

Si resta a 19 squadre ma quattro giorni dopo il TAR del Lazio accoglie il ricorso della Pro Vercelli contro la decisione del CONI di bloccare il ripescaggio nel campionato cadetto della squadra piemontese.

C’è poi un’altra situazione paradossale: il 19 settembre il Collegio di garanzia accoglie il ricorso della Virtus Entella. I liguri chiedevano chela penalizzazione del Cesena venisse scontata nel campionato precedente e non in quello successivo. Con questa sentenza, l’Entella di fatto avrebbe diritto a essere ripescata in Serie B. Peccato che avesse già debuttato in Serie C due giorni prima.

Entrambe le squadre fanno ricorso al CONI per la riammissione ma di fronte alla lentezza della burocrazia (la sentenza definitiva del TAR sull’ammissibilità dei loro ricorsi è arrivata solo lo scorso 8 maggio) decidono di alzare bianca e di disputare il campionato di Serie C.

IL CAOS PALERMO

Il 2 dicembre Maurizio Zamparini annuncia di aver ceduto per 10 euro il Palermo ad una società inglese, la Sport Capital Group, che però non ha il capitale necessario per gestire il club e il 14 febbraio restituisce le quote a Zamparini.

Da quel momento per i rosanero parte una lotta contro il tempo per trovare un nuovo proprietario che eviti il fallimento della società e allo stesso tempo paghi puntualmente gli stipendi così che la squadra non incappi in penalizzazioni in classifica. Il 3 maggio Walter Tuttolomondo, tramite la Sporting Network Srl, diventa il nuovo proprietario del Palermo con Alessandro Albanese che va a ricoprire la carica di presidente.

Anche lo Spezia finisce nei guai ma non per illeciti amministrativi: il reato è quello di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. L’amministratore delegato del club ligure Luigi Micheli e il presidente Stefano Chisoli vengono inibiti perchè secondo la Procura di di Spezia sono colpevoli di aver violato le norme che regolano l’immigrazione clandestina in Italia al fine di favorire il trasferimento di baby calciatori nigeriani tutti provenienti dalla Abuja Football College, la scuola calcio aperta in Nigeria dal proprietario dello Spezia Gabriele Volpi.

I VERDETTI (quasi) UFFICIALI

Dopo mille peripezie la stagione regolare si chiude lo scorso 11 maggio con i seguenti verdetti. Tutto finito? Macché dato che Rino Foschi, direttore sportivo del Palermo, ha già dichiarato guerra al presidente della Lega B Maurizio Balata e ha assicurato che i rosanero disputeranno i playoff. Per cui tenetevi comodi che la peggior stagione di sempre della Serie B non è ancora conclusa.

Sezione: News / Data: Mer 15 maggio 2019 alle 11:45 / Fonte: it.onefootball.com
Autore: Antonio Siniscalchi
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