Loum Tchaouna, un autentico predestinato capace di fare mirabilie a livello giovanile e di chiudere da capocannoniere gli europei U19 con la Francia, un campioncino, con la maglia numero 10 addosso, che buca per due volte la porta dell'Italia U19 mettendo a referto reti pregevoli. Un ragazzo che, però, sembrava aver oltremodo patito il salto nel calcio dei grandi, prima con il Rennes e poi con il Digione, nella serie B transalpina. Tanto più grandi erano le attese quanto più era diventato difficile per un diciannovenne reggerne il gravame, laddove le partite e i punti contavano di più e i palloni potevano iniziare a scottare tra i piedi. Il Rennes tuttavia non ha mai smesso di credere nel talento di Tchaouna ma si era reso conto che forse il ragazzo aveva bisogno di cambiare aria, leggasi cambiare nazione. In estate il ds Morgan De Sanctis ha avuto forse l'unica intuizione vincente di questo secondo negativo suo anno con la Salernitana, ovvero puntare sulla classe, acerba ma indiscutibile del diamante grezzo Franco-Ciadiano.

Il trasferimento dal Rennes alla Salernitana è arrivato a seguito della disponibilità dei francesi ad accontentare il giocatore, con una formula a costo zero ma con una ricca percentuale a favore dei rossoneri transalpini in caso di futura cessione operata dal club campano, ben il 40% del ricavato. Il ventenne Golden Boy è un attaccante che dà il meglio di sé quando può partire da lontano sfruttando la propria velocità e la propria tecnica individuale, caratteristiche che gli consentono di saltare spesso e volentieri l'uomo e di controllare benissimo la sfera in velocità e nei cambi di passo e di direzione. La novità preziosa di questa sua ultima esperienza nel massimo campionato Italiano è stata sicuramente la trovata maggiore confidenza con il gol, essendo arrivate in 21 presenze da titolare 4 reti, oltre una doppietta in coppa Italia alla Sampdoria. Il padre di Loum era un calciatore in Ciad e collaborava anche con la federazione calcistica ciadiana, prima di emigrare in Francia e tentare l'avvicinamento al mondo del calcio dei galletti.

Se il padre tentava fortune come allenatore nelle serie minori transalpine,Tchaouna si plasmava nella sopraffina scuola calcistica del Rennes e, naturalizzato francese, si forgiava altresì facendo una luminescente trafila nelle varie nazionali giovanili del suo paese di acquisizione. La forza di Loum, oltre le doti tecniche e atletiche, che la crescita anagrafica e di esperienza potrà solo incrementare, risiederebbe però nella sua grande forza e serenità d'animo, nel restare lucido e reagire alle difficoltà e agli insuccessi momentanei, situazione in cui è incorso e da cui sta dimostrando di essere uscito. Tchaouna chiude ogni suo post su Instagram scrivendo “As Sabr”, che dall’arabo possiamo tradurre con “pazienza” ma sarebbe una traduzione limitante. Sabr deriva dalla parola “sabbar”, il nome della pianta di Aloe che cresce nel deserto in un clima estremamente ostile. Viene usata nel Corano per indicare una qualità spirituale: mantenersi forti e puri davanti alle ostilità, mantenere fiducia nel futuro, nel bene e nelle proprie azioni. 

La percezione degli addetti ai lavori è che acquistare oggi il cartellino del ragazzo di colore possa essere un ottimo investimento, subito e soprattutto in prospettiva, visti gli indubbi margini di miglioramento in ottica di una maggiore continuità e presenza all'interno dei match. Le grandi giocate oggi come oggi fanno da contraltare a lunghe pause e ad errori di ingenuità, ma la bilancia pende favorevolmente per Tchaouna e i suoi già diversi estimatori. Possedere un dribbling secco e una facilità di coordinarsi rapidamente e concludere a rete di forza e di precisione non è arte da poco e Tchaouna non può non essere per questo considerato il classico prospetto su cui lavorare.

Nel contratto del classe 2004 sarebbe ultimamente emerso che esisterebbe una clausola risolutiva che permetterebbe ad una qualsiasi squadra di assicurarsi le prestazioni del ragazzo versando otto milioni nelle casse della Salernitana. La cessione significherebbe mettere a bilancio una ricca plusvalenza, ma alla tifoseria granata, ovviamente più sensibile ai risultati sportivi che ai dati virtuosi di bilancio, non dispera del tutto di vederlo l'anno prossimo ancora in maglia granata a guidare la riscossa e a tentare la scalata alla serie A appena salutata dal club di Iervolino.

Sezione: News / Data: Mer 15 maggio 2024 alle 23:30
Autore: Raffaella Sergio
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